Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Il Cammino di Don Bosco: un esperienza che ci fa muovere

INTERVISTA AD “ITERINEO”

Il cammino di don Bosco nasce da un’intuizione che abbiamo avuto nel 2010 al ritorno dalle vacanze dopo un mese sul cammino di Santiago di Compostela.

L’idea era quella di costruire anche in Piemonte un percorso long distance da percorrere a piedi (in futuro anche in bicicletta) sul modello del fortunato cammino di Santiago. Con chi condividere questo desiderio? Dopo un passaggio con gli attori istituzionali del territorio abbiamo pensato di presentarlo direttamente alla Congregazione Salesiana. Prima abbiamo eseguito un’ attenta analisi di anteriorità per capire se l’idea fosse originale.

Nessun risultato su Google, nessun riferimento su principali marchi registrati, insomma nulla nel suo genere.

Andiamo a bussare alla porta della Congregazione e dopo una prima fase di iniziale scetticismo, l’occasione per accelerare verso la realizzazione del progetto arriva con un bando della Compagnia di San Paolo – Le risorse paesaggistiche e culturali del territorio: una valorizzazione a rete.

I primi mesi di presentazione del progetto furono piuttosto faticosi seguendo i passaggi della condivisione all’interno del mondo Salesiano.

Finalmente arriva l’ok, il progetto è piaciuto direttamente da Roma. Allora veniamo affiancati ad una Associazione Salesiana sul territorio piemontese che abbia i requisiti insieme alla neonata associazione Iterineo per presentare il progetto in modo congiunto.

Contavamo molto di passare, in quanto ritenevamo l’idea ricca di significati e buona, proprio perchè legata a due territori, il Piemonte e la Liguria, tra loro diversi ma complementari a livello turistico.
Purtroppo non venimmo considerati positivamente neppure nella fase di preselezione. La Congregazione ci scrisse dicendo che il progetto pur avendo buone potenzialità non era più una loro priorità soprattutto in termini di ricerca di finanziamenti, ma noi come Iterineo potevamo andare avanti.

E così abbiamo fatto. Il fatto che il progetto non ebbe l’attenzione della Compagnia ci ha dato molta forza del proseguire per dimostrare la sua fattibilità e per essere misurati dal territorio dopo la sua realizzazione. Senza fondi, ma con molto entusiasmo il progetto si è arricchito di contenuti che sono quelli che oggi vedete messi in pratica nel portale www.camminodidonbosco.it.

Un nuovo cammino, innovativo, giovane, aperto a chiunque voglia farlo, dedicato a Don Bosco, ma portatore dei valori dell’impegno e del credere nel futuro, nonostante le difficoltà. Un cammino rivolto non solo alla famiglia Salesiana ma a tutti coloro che vogliono vivere una esperienza diversa, una vacanza di scoperte e perché no ad un prezzo contenuto, nell’ ambito di un turismo sostenibile e solidale. Anche le strutture ricettive che si proporranno per dare ospitalità ai turisti avranno la caratteristica di essere “low cost” ovvero garantire uno sconto di almeno il 20% e comunque un prezzo inferiore a 30 € per la prima notte di soggiorno.

Un percorso innovativo da affrontare con uno smartphone per mezzo di una web app che guidi lungo l’itinerario. Un cammino supportato dal “couchsurfing” dove le persone dei territori attraversati danno la loro disponibilità ad ospitare i pellegrini e turisti ed a raccontargli i loro luoghi.

Un percorso di scoperta e di nuove amicizie aperto alle persone che vorranno ospitare i turisti che lo percorrono. Questo è l’elemento più innovativo, una possibilità concessa direttamente agli abitanti dei paesini e dei borghi attraversati.

Una possibilità per loro di divenire “ambasciatori” dei loro luoghi, delle loro tradizioni e delle loro bellezze paesaggistiche e culturali.

Adesso il cammino può essere percorso, la nostra esperienza di costruzione passo a passo si è conclusa e non ci è restato che condividerla con chiunque voglia percorrerlo.

Ora restiamo disponibili per il territorio e per coloro che come noi vogliono credere in questo progetto. Sicuramente uniti, possiamo auspicarci che il cammino possa crescere e possa affermarsi.

Parleremo con le guide del territorio e con loro verrà garantito il legame con gli abitanti e con le singole economie turistiche territoriali.

Non tutti, infatti, hanno ancora la confidenza di percorrere un percorso così lungo con lo smartphone, oppure di chiedere ospitalità direttamente nelle case delle persone. Noi crediamo che il futuro sarà questo e dobbiamo dargli da subito la possibilità di crescere.

Parleremo con i territorio anche se le delusioni cocenti di quando abbiamo provato a farlo sono ancora vive.

Dialogare con gli attori del territorio soprattutto intorno a Castelnuovo per capire come creare delle sinergie con gli abitanti dei luoghi storici.

Il cammino è diviso in 17 tappe e 4 macroaree di cui una è rappresentata proprio da quella che da Castelnuovo porta a Torino.

In questa zona molte iniziative affini sono cresciute in questi ultimi mesi, iniziative di molti che stanno abbracciando la nostra idea originaria (ed originale) integrandola con iniziative “similari” ma “diverse” dedicate a Don Bosco che speriamo possano convergere.

Infatti nell’evento di presentazione che abbiamo tenuto a Cascina Roccafranca il 7 di dicembre e che replicheremo a breve, siamo stati piacevolmente avvicinati da un’istruttrice di Nordic Walking che collabora con un importante giornale del settore.
Ci ha raccontato a grandi linee di un progetto parallelo promosso dalla Provincia di Torino e dal circuito delle “Strade di colori e sapori” che nel mese di Novembre ha già provveduto a mettere le paline “Cammino di don bosco” da Castelnuovo a Torino.
L’iniziativa porta lo stesso nome della nostra o forse uno similare, ed è realizzata con la collaborazione di CAI, Nordic Walking e Trekking Italia. Un anello di percorsi di circa 100km da Castelnuovo a Torino.
La guida intervenuta al nostro evento è parsa molto interessata ad una possibile collaborazione con noi , infatti, ci ha detto che ha presentato un progetto promosso dal sindaco di Carmagnola e dal rettore del Colle don Bosco direttamente a Regione Piemonte. Speriamo che questa iniziativa si possa integrare con la nostra. Siamo disponibili ad ascoltare e valutare qualsiasi collaborazione in assoluta trasparenza.
Nella speranza che l’obiettivo ultimo della nostra iniziativa, ovvero quello di portare turisti e pellegrini sul percorso per dare una” piccola” opportunità in più di sviluppo dei nostri territori , non si disperda nella generazione di un eccesso di confusione proprio nelle persone che sarebbero interessate a vivere questo genere di esperienze in Piemonte.

Un ringraziamento alla congregazione Salesiana per averci suportato ed accompagnato, alle strutture ricettive che ci stanno dando fiducia, alle numerose dimostrazioni di apprezzamento ed incoraggiamento.

Ci auguriamo che il cammino possa crescere nel futuro vicino , il 2015 sarà l’ anno del bicentanario della nascita di don Bosco, e lontano dopo tale data , e che sia apprezzato e percorso alla scoperta del nostro paese e delle nostre regioni.

Associazione Iterineo

associazioneiterineo@gmail.com

Esempio del portale de “Il cammino di don Bosco”

Il percorso nel suo sviluppo: