Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Giovani imprenditrici crescono

 Chi ogni tanto passi di sera dalle parti di Corso Tazzoli (quasi all’angolo con Corso Siracusa) non potrà non aver notato un po’ di movimento, molte luci e a volte della musica. Proprio a fianco al dormitorio, infatti, ormai ben tre anni fa, è nato, grazie alla dedizione e al lavoro di due giovani studentesse, uno dei locali serali più affermati nella zona: il Pout Pourri Vintage Cafè  (http://www.poutpourrivintagecafe.com/),  ma che tutti i giovani (e non solo) frequentatori chiamano semplicemente e affettuosamente Pout Pourri. Dopo tanti anni di inutilizzo, l’area una volta occupata da un altro locale, il (fu) Cook, è stata recuperata e trasformata in un luogo di ritrovo per centinaia di persone dalle due sorelle Giorgia e Giuliana.
Vicini le ha intervistate per approfondire la loro esperienza di giovani imprenditrici alle prese con le idee innovative, la crisi e la voglia di mettersi in gioco.

D: Ciao Giorgia e Giuliana…i vostri nomi li sappiamo, ma avete voglia di dirci qualcosa di più di voi? Studi, passioni…

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R: Certamente, io (Giorgia) sono del 1987, mentre mia sorella Giuliana è dell’89. Io studio economia aziendale, ramo marketing, mentre lei fa fisica: ovviamente siamo un po’ in ritardo con gli esami, ma potete intuire perchè! 🙂 Inoltre, di giorno io lavoro anche nel campo dell’organizzazione eventi. Se dovessi dirti una nostra passione direi per entrambe sicuramente il nostro lavoro, visti i tanti sacrifici ed il tempo che gli dedichiamo.

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D: Ok, siete giovanissime! Ma come mai avete deciso di aprire un locale proprio qui a Mirafiori e proprio in quella zona?

R: Beh, è piovuta un’opportunità e forse da incoscienti (all’epoca avevamo 18 e 16 anni) abbiamo voluto impegnarci in questo progetto un po’ folle. Mirafiori è senz’altro una zona “in crescita”, ma è stata decisamente anche una grande incognita per noi: volevamo provare ad offrire un’alternativa al “solito centro”, e avevamo dalla nostra un ampio parcheggio ed il nostro ambiente accogliente, fatto da quel pout pourri di divanetti strani e colorati presi al Balôn, ed uno spazio esterno per nascondersi un po’ dal traffico cittadino, quindi ci siamo dette “perché non provarci?!!?”

D: Avete avuto qualche aiuto da istituzioni o da famiglia e amici per realizzare la vostra impresa?

R: Sicuramente dobbiamo riconoscere un appoggio ricevuto dalla città: nonostante la burocrazia sia tanta ed i tempi molto lunghi, i finanziamenti sono stati essenziali, visto il periodo, e ci hanno dato la possibilità di confrontarci con persone competenti e davvero tanto disponibili.
Indispensabile poi è stata la nostra famiglia, che ci ha aiutate a superare le difficoltà ed il duro confronto con una realtà lavorativa molto difficile, ma che ci ha anche supportato in ogni scelta, e ci ha consolate ed incoraggiate quando le cose si facevano complicate. A loro dobbiamo tutto.
Determinante anche il sostegno dei nostri amici, i primi a credere nel progetto e ad accompagnarci in questo percorso: i vecchi amici, quelli con i quali abbiamo potuto confrontarci sulle esigenze del mondo giovanile, e grazie ai quali abbiamo creato , distrutto, modificato ogni idea, ma anche quelli “nuovi”, tanti, tantissimi, sempre pronti a darci ottimi consigli!!

D: Raccontateci un po’ come è stato creare da zero un locale. La difficoltà maggiore e la realizzazione più bella.

R: La difficoltà maggiore sicuramente è stato il confronto con un mondo del lavoro non sempre pulito: un vero e proprio scontro con esperienze difficili e logoranti per noi che siamo cosi giovani. Le norme, le leggi, tutto cambia cosi velocemente e le informazioni spesso non sono chiare o adeguate. Probabilmente sono cose “da ordinaria amministrazione” ma nelle fasi iniziali queste per noi sono state le difficoltà maggiori.
Anche in queste situazioni, però, la fortuna è stata quella di aver trovato persone con le quali condividere un percorso, che si sono dimostrate estremamente disponibili e leali: dai fornitori, ai ragazzi che collaborano con noi…..la realizzazione più grande è la consapevolezza di essere cresciute con il loro aiuto!

D:  Il Pout Pourri è ormai, dopo tre anni, una realtà affermata e molto frequentata dai giovani del quartiere e non solo. Ci avreste creduto tre anni fa?

R: È incredibile da credere anche per noi, ma siamo già al 3^ anno! Nonostante tutto, anche a distanza di tre anni, sentir dire che è una realtà affermata ci scombussola! Forse, avvolte in questo bel sogno, ancora non ci crediamo, così come tre anni fa non credevamo di avere un tale risultato…E forse ecco la maggiore soddisfazione: trovare riscontro nelle persone che si affidano a noi!541828_413169232063391_191021902_n

D: Ok, mi sembra una bellissima soddisfazione, non da tutti! A questo punto vi faccio un’ultima domanda: cosa consigliereste ad un giovane che volesse aprire una propria attività, così come avete fatto voi?

R: Purtroppo oggigiorno è davvero difficile dare consigli in merito…la realtà lavorativa che verifichiamo è cosi instabile…Ma a noi piace pensare ci siano giovani che hanno ancora voglia di sognare e credere nelle loro capacità…bisogna credere davvero che noi saremo il motore che permetterà di uscire da questa crisi! Un’idea geniale, bizzarra magari, insieme con la forza di sacrificio, il supporto delle persone care ed è fatta!!! Bisogna credere in un progetto ed impegnarsi per realizzarlo: credere in noi stessi nonostante quello che succede fuori. Perché d’altronde “Le rovine sono un dono. La distruzione è la via per la trasformazione” (citazione tratta dal film “Mangia Prega Ama” – n.d.r.) e secondo noi, in questo periodo che ci presentano così difficile, reinventarsi proponendo con talento e determinazione idee e progetti nuovi è la soluzione per affermarsi e dare vita a grandi cose! Potrà sembrare la solita frase retorica ma noi ci abbiamo creduto e ci crediamo a fondo! Superate le paure e i dubbi interiori, tutti i problemi materiali diventano affrontabili con nuova determinazione!

D: Grazie, siete state gentilissime e spero che questa intervista sia d’ispirazione per tutti quei giovani che sognano di realizzare qualcosa qui in Italia, magari proprio a Torino, e magari proprio nel loro quartiere.

Foto: Pagina Facebook Pout Pourri Vintage Cafè  (https://www.facebook.com/poutpourri.vintagecafe)

Claudio Bortolussi

claudiob@vicini.to.it