Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

I 20 bambini di Bullenhuser Damm.

In occasione del Giorno della Memoria, anche quest’anno la Cascina Roccafranca ha organizzato un ricco calendario di iniziative in sede.

La rassegna “Shoa 2013 Giornata della Memoria” si svolge dal 17 gennaio al 1° febbraio: una mostra fotografica, spettacoli teatrali, proiezioni di film, momenti di  riflessioni e approfondimento. L’ingresso è libero. Il programma completo è consultabile sul sito www.cascinaroccafranca.it

Dal 17 gennaio al 1° febbraio è visitabile la mostra fotografica “I 20 bambini di Bullenhuser Damm. Un esperimento medico al campo di concentramento di Neuengamme”. E’ curata con passione da Enzo Carboni, esperto fotografo autodidatta che dal 2008 espone le sue opere presso la Roccafranca in occasione del Giorno della Memoria, in un percorso di ricordi e testimonianze. E’ possibile per le scuole concordare la visita guidata dall’autore.17 gennaio 2013

Giovedì 17 gennaio la mostra è stata inaugurata da Carboni e da Marisa Quirico, alla presenza di Susanne Wald, membro della Arbeitsgemeinschaft Neuengamme, l’Associazione tedesca degli ex internati del KZ Neuengamme. A seguire, la Compagnia teatrale “L’interezza non è il mio forte” ha presentato il coinvolgente spettacolo “Come quadri alle pareti”, ispirato alle vicende accadute.

Le suggestive ed eloquenti fotografie in bianco e nero di Enzo, corredate da didascalie esplicative, documentano uno dei tragici e folli crimini perpetrati contro gli ebrei durante gli anni dello sterminio, tanto più agghiaccianti quando colpiscono i bambini. Il racconto di Susanne Wald, inoltre, ha permesso di conoscere la storia del campo di Neuengamme, vicino ad Amburgo, (meno noto rispetto ad altri analoghi luoghi di morte) e della scuola di Bullenhuser Damm.

Nel novembre del 1944, 20 bambini ebrei provenienti dal campo di sterminio di Auschwitz furono trasferiti a Neuengamme, dopo essere stati scelti con un terribile inganno dal dottor Joseph Mengele: “Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti”. Avevano tra i 5 e i 12 anni, 10 maschi e 10 femmine di varie nazionalità, soprattutto polacchi; tra loro anche un bimbo italiano.Bambini-3

I bambini sarebbero serviti come cavie umane per esperimenti sulla tubercolosi condotti dal medico nazista Kurt Heissmeyer, che cercava un vaccino seguendo sue teorie aberranti totalmente prive di fondamenti scientifici. Tali esperimenti iniziarono nel gennaio del 1945 e ad aprile furono considerati falliti. Gli Inglesi erano alle porte di Amburgo. Arrivò quindi l’ordine di sopprimere i bambini ormai malati, cancellando le prove dei crimini. La notte del 20 aprile i bimbi furono portati alla vicina scuola di Bullenhuser Damm, trasformata in luogo d’appoggio al campo, narcotizzati con morfina e impiccati “come quadri alle pareti”. Non pesavano più nulla. I loro nomi sono oggi tutti noti.

Il 20 aprile 1979 è nata l'”Associazione dei Bambini di Bullenhuser Damm” per ricordarli, insieme ai 4 prigionieri adulti che li accudivano e ai deportati sovietici che furono anch’essi impiccati quella notte.

Il 20 aprile è diventato dunque “Giorno del Ricordo” e nella scuola rinnovata, che ora è intitolata a J.K. Schule, ogni anno è organizzata una cerimonia commemorativa. Sulla lapide posta nel giardino della scuola si legge:” Qui sosta in silenzio, ma quando ti allontani parla”. Diceva Primo Levi che è impossibile poter comprendere quegli orrori, ma è dovere di tutti conservarne memoria: lo dobbiamo alle generazioni che sono state vittime, e a quelle che hanno diritto di sapere per crescere migliori.

Video inedito dell’unica rappresentazione teatrale, Torino giovedì 17 gennaio 2013:

“Shoah: Come quadri alle pareti”

Rossella Lajolo

rossellal@vicini.to.it

 

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