Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Festival dei Giovani Musulmani Italiani

fgm3Torino, città multietnica. Proprio dalla necessità di comprendere meglio il crogiolo di culture che, più o meno pacificamente, convivono nel capoluogo piemontese nasce il Festival dei Giovani Musulmani Italiani che, per la sezione torinese, apre i battenti sabato 23 novembre in piazza Castello. I ragazzi e le ragazze di religione islamica di Torino, provenienti soprattutto da famiglie marocchine ed egiziane, presentano una rassegna fotografica intitolata “Torino con degli Occhi Nuovi” , un omaggio alla prima capitale d’Italia celebrata da coloro che, a dispetto di quel che si vorrebbe far credere, si sentono perfettamente a loro agio in una città che fortunatamente, nel bel mezzo della Pianura Padana, costituisce un’isola felice dal punto di vista dell’integrazione religiosa.

Tra le iniziative proposte quest’anno spiccano le passeggiate guidate alle moschee ubicate nel quartiere San Salvario e cicli di letture e approfondimenti sulle sure coraniche più significative. Una religione, quella musulmana, spesso presentata dai mass media occidentali come fanatica e fondamentalista. L’Islam invece, seconda grande religione monoteistica dopo il cristianesimo, è assai frastagliata al proprio interno. Proprio per restituire dignità ad una religione, considerata importante semplicemente come fattore identitario e  non per delirio fanatico, i giovani musulmani attribuiscono grande peso a tale manifestazione.

Gli scatti fotografici, visibili in Piazza Castello dalle 10 alle 20 di sabato 23 novembre, permettono ai giovani musulmani del Nord Ovest di presentarsi  al tempo stesso come italiani e musulmani . fgmLa stragrande maggioranza di loro vive “all’occidentale” e non è assolutamente schiava dei precetti religiosi. L’ossequio alle proprie tradizioni, radicato anche tra le giovani generazioni, non esclude infatti la possibilità di un’integrazione piena ed effettiva con il paese europeo ospitante. Insomma Torino come una piccola Alessandria d’Egitto in età ellenistica! Le differenti confessioni religiose, invece che annientarsi a vicenda, si confrontano per la costruzione e condivisione di un percorso comune. Proprio in ciò risiede la filosofia del Festival dei Giovani Musulmani Italiani: l’abbattimento dei pregiudizi e tabù in materia di fede per la creazione di una Torino esempio italiano di pluralismo religioso.

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Lorenzo Beatrice