Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

DECENTRAMENTO AMMINISTRATIVO: modifiche allo Statuto della Città

TorinoGiusto un anno fa, a fine novembre 2014, sembrava fatta: il numero di Circoscrizioni ridotto a 6, accorpamenti, semplificazioni, risparmi di struttura come imposto dalla crisi.

Una valanga di 80.000 emendamenti presentate dalle opposizioni (ormai pare questa la modalità per fare sì che tutto cambi affinché nulla cambi) ha finito per… decentrare la decisione: dal testo dello Statuto licenziato dalla commissione consigliare che aveva lavorato per circa un anno, viene cancellato il numero delle circoscrizioni (sei nella versione approvata dalla Commissione) e di conseguenza i loro confini, materia che troverà posto nel Regolamento del decentramento.

L’ultima levata di scudi è venuta dal Consiglio della 9 che non gradisce lo smembramento, con il quartiere Nizza Millefonti alla nuova Circoscrizione 7 e il quartiere Lingotto alla nuova Due. Difficile giudicare i pro e contro, ma chi scrive si era trovato a dover usufruire dei Servizi sociali della 9, ed è sembrato anomalo recarsi in Via Vado, dall’altra parte della ferrovia, avendo a 300 metri da casa un Centro civico pressocchè nuovo di zecca.

Nel nuovo Statuto i Consiglieri circoscrizionali continueranno ad essere 25 ed anche il numero dei coordinatori, quattro, rimane invariato. Viene però introdotta una forma di “rilevanza esterna” diventando organo esecutivo, come la Giunta nell’amministrazione centrale. Un emendamento utile, se si pensa a quante decisioni che riguardano aspetti locali vengono poi demandate al livello Comunale a causa della limitata competenza istituzionale dei Consigli di Circoscrizione. Noi, almeno, la “leggiamo” così.
Particolarmente apprezzabile l’istituzione di “commissioni di quartiere”, nuovo strumento per rilanciare la partecipazione. Affiancheranno, tramite i loro Coordinatori, i Consigli di Circoscrizione quando le decisioni della Giunta circoscrizionale avranno ricadute sui quartieri che formano le Circoscrizioni. L’articolo 66, introduce regole per implementare la partecipazione attiva dei cittadini e la valorizzazione della sussidiarietà verticale con l’associazionismo locale.
Previsto un nuovo sistema elettorale, basato su collegi plurinominali e sulla doppia preferenza (in ossequio al principio della parità di genere) che tuttavia entrerà in vigore nella prima tornata elettorale successiva all’approvazione delle norme attuative che il Consiglio (se ne parla a fine 2017).

Come corollario alle decisioni, una mozione impegna Sindaco e Giunta a “favorire amministrativamente e, se necessario, economicamente, i processi di accorpamento delle tre nuove Circoscrizioni a fronte dell’assetto consolidato delle Circoscrizioni non accorpate, e a prevedere che la dotazione economica per le future Circoscrizioni sia conforme alle nuove competenze che saranno assegnate dalla riforma”.
La mozione sollecita anche iniziative per illustrare alla cittadinanza la riforma del decentramento e la sensibilizzi sulla possibilità di utilizzare la doppia preferenza di genere prevista dal nuovo sistema elettorale previsto per le Circoscrizioni.
E’ inoltre richiesta una salvaguardia per il personale comunale “rispetto eventuali trasferimenti e/o accorpamenti in altre sedi di lavoro” che dovranno essere “legati prioritariamente a requisiti di volontarietà”.

gianpaolon@vicini.to.it

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