Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Un saluto a Elio. Gruppo Fra le righe.

“..questo è il dilemma:
se sia più nobile nella mente soffrire
fiondate e dardi dell’oltraggiosa fortuna
o prendere le armi contro un mare di affanni
e, contrastandoli, porre loro fine?”

Se non lo avessimo fermato avrebbe continuato con l’intero monologo di Amleto.


Elio

Elio Marchisio ci ha lasciato la settimana scorsa. Lo stavamo aspettando al solito incontro del Gruppo tra le righe del martedì, in Cascina Roccafranca, di cui è stato il referente per molti anni, e non si è presentato. Non ha fatto in tempo ad arrivare alla visita in ospedale per la quale aveva convocato d’urgenza la figlia.

Un intellettuale del tutto autodidatta, faceva il corniciaio. Citava Schopenhauer e Leopardi, era amante delle discipline orientali, da cui era approdato alla filosofia buddista. Idee politiche nette, senza tentennamenti ma senza la pretesa di imporle. Adolescente, aveva fatto la staffetta partigiana.

Sempre lucido, di lui, nel gruppo, ricordiamo i suoi interventi improvvisi e secchi, quasi degli slogan:

  • Attenzione, impegno, pazienza.
  • Ricordiamoci della tolleranza
  • E’ il consumismo…
  • Vale l’articolo quinto: chi ha la grana ha vinto (come non ricordarci il senatore Razzi di Crozza: “senti a me, fatti la crana…”)
  • Tute le idee ‘a sun bune, ma la maraja ‘a l’è lofia.
  • Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza (“canoscenza” Elio)

Dedichiamogli il nucleo centrale del monologo di Amleto che non gli abbiamo mai permesso di recitare:

“Perché chi sopporterebbe le frustate e gli scherni del tempo,
il torto dell’oppressore, la contumelia dell’uomo superbo,
gli spasimi dell’amore disprezzato, il ritardo della legge,
l’insolenza delle cariche ufficiali, e il disprezzo
che il merito paziente riceve dagli indegni,
quando egli stesso potrebbe darsi quietanza
con un semplice stiletto?”

Una vita vissuta non in modo inutile.

 

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

 

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