Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

‘Una donna fantastica’

Regia di Sebastian Lelio. Con Daniela Vega, Francisco Reyes, Luis Gnecco, Aline Küppenheim, Amparo Noguera.

Il finale di un film non va mai spoilerato, si sa. In questo caso, non va neanche va detto troppo della trama. Perché per accogliere il messaggio di “Una donna fantastica”, meglio sapere solo che il film comincia con l’incontro, intenso e romantico, tra due amanti che subito dopo festeggeranno il compleanno di lei.

A garantire della qualità filmica e recarsi al cinema, basti pensare che è stato premiato al Festival di Berlino e ha tra i produttori l’ottimo regista Pablo Larraín, autore di No-I giorni dell’arcobaleno, Il club e Neruda, tasselli importanti nell’analisi della storia e della società cilena. Anche il  connazionale Sebastian Lelio è di forte impegno, avendo già affrontato in pellicole precedenti temi quali  l’ipocrisia, le ingiustizie, l’emarginazione nella società cilena contemporanea. In questo film innanzi tutto il regista porta lo spettatore a interrogarsi su come agirebbe trovandosi nel ruolo di ciascuna delle parti in gioco: lui, lei, l’ex- moglie, i figli. Nulla è dato per scontato, ciascuno ha ragioni, sentimenti, fragilità e meschinità con cui deve scendere a patti e il film le mette in scena con verosimiglianza esemplare. Contestualmente vengono presentate le istituzioni (medici ospedalieri, poliziotti..) con le loro gravi responsabilità, in quanto si rivelano – come purtroppo accade spesso – sospettose e senza riguardo per la dignità e delle sofferenze delle persone, tema che contribuisce a rendere universale la vicenda privata del film.

Ottimamente recitato, anche la scrittura del film e la fotografia risultano curate e sapienti, come l’uso della macchina da presa che segue e accarezza i movimenti e le espressioni della protagonista, Daniela Vega, la quale per questo ruolo potrebbe, meritatamente, ottenere una nomination agli Oscar. Da vedere.

Dal 19 ottobre nelle sale torinesi.

 

Anna Scotton

annas@vicini.to.it

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