Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Noi ci proviamo. Coro spontaneo a Cascina Roccafranca

Non è molto incoraggiante per lo spettatore il nome scelto dal gruppo che ha presentato giovedì 6 scorso in Cascina Roccafranca lo spettacolo “1968-le strade, le piazze, le canzoni…”. Gaetano Ammendola, il portavoce, non ha difficoltà ad ammettere di non essere al livello dei professionisti; solo alcuni dei coristi hanno esperienza professionale.  Tuttavia il pubblico ha gradito ed è molto efficace il modello utilizzato: una serie di letture giustificano i brani musicali presentati, mentre immagini e filmati raccontano con le immagini quello che le parole non possono raccontare. Come i carri armati a Praga, le barricate parigine, la sommossa di Valle Giulia, o spezzoni di “Good Morning, Vietnam” e “Trevico-Torino Viaggio nel Fiat-Nam”. Come i brani, in cui compaiono come autori Sergio Endrigo ed Ennio Morricone, De Andrè, Giorgio Gaber e, per non farci mancare nulla, con un po’ di ironia, Adriano Celentano di “Chi non lavora non fa l’amore”.

La formula, continua Ammendola, è costituita da una sceneggiatura costruita a tavolino in base a ricerche condotte da alcuni componenti del gruppo, a cui vengono liberamente associati brani musicali e filmati noti e meno noti ma tutti densi di significativo.

C’è un messaggio? No è un racconto che intende regalare emozioni ed occasioni per riflettere. Ma nei testi e nelle immagini si intuisce un indubbio spessore: la ricerca, la selezione. Anche riuso, dice Ammendola. Il “format”, viene utilizzato anche per temi diversi. In precedenza era stata programmata una rappresentazione dal titolo “Vincenzina ed il lavoro” sul tema del lavoro delle donne; va ricordato in particolare uno spettacolo organizzato da Formeduca in occasione della giornata della memoria con letture, tra altri, da Primo Levi, brani di Mikis Theodorakis e Francesco Guccini, e filmati da “Schindler’s List” “Notte e nebbia” e “La vita è bella”.

Si conclude con questo spettacolo una serie di appuntamenti sul tema del “lungo ‘68” che ha visto impegnati, ciascuno in piena autonomia e secondo le proprie specificità, più gruppi ed associazioni che operano abitualmente in Cascina Roccafranca: una serie di interviste da parte del giornale Vicini, gli incontri con Enrico Deaglio, organizzato dai gruppi di lettura di Leggermente, e con Giovanni De Luna curato da A.Me.Va, FormEduca, Sportidea e Vicini con la collaborazione di Mauro Russo della Biblioteca Villa Amoretti. Non solo una rivisitazione da parte di alcuni che quel periodo hanno vissuto, ma anche un tentativo di aggregare capacità ed energie verso un obiettivo comune.

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

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