Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Tornano i Caffè Letterari all’Unione Industriale

Con la presentazione di La vita è un cicles (ed. Mondadori), l’ultimo romanzo di Margherita Oggero, intervistata da Enrica Melossi e Roberto Tentoni sul palco dell’Unione Industriale di Torino, in via Vela 17, lunedì 18 febbraio ha preso il via la I serie dei Caffè Letterari del 2019. I Caffè festeggiano i 25 anni e continuano a offrire a un pubblico di affezionati un cartellone di proposte culturali di qualità messo a punto da Giancarlo Bonzo, amministratore delegato del Centro Congressi dell’Unione Industriale.
Margherita Oggero, autrice di romanzi di successo, da alcuni dei quali sono stati tratti una fortunata serie televisiva e film, torna a cimentarsi con un giallo. Siamo in una delle periferie industriali di Torino, e sul retro di uno dei bar più mafamati della città viene ritrovato un morto ammazzato. A cercare di sbrogliare il groviglio di mafia veneta, faccende di droga e prostituzione, sarà l’ispettore Martinetto, cognome che più torinese non si può.
Sorprendente la Oggero: a cominciare dal “cicles” che mette nel titolo. Materia plastica indistruttibile, che ossessionò perfino Primo Levi per quella resistenza al calpestio che la fa diventare archeologia urbana, può assurgere a metafora della tenacia del vivere. O quando rivela che per lei scrivere un giallo é “più facile”, basta seguire una traccia precostituita: crimine, indagini condotte da un “inquisitore forte”, rilevazione degli indizi e scoperta del colpevole. Fine. La complessità narrativa resa leggera da doti creative e mestiere. E il giallo, aspetto tutt’altro che trascurabile, consente una lettura incisiva della realtà sociale.
O quando l’autrice sottolinea l’efficacia espressiva del dialetto, che nel passato molti genitori si ostinavano a non voler trasmettere ai figli per non imbastardire il loro italiano: ma perché? Nei fatti era il bilinguismo che si persegue oggi nelle scuole più blasonate.
Oppure – come rileva infine la Melossi – quando rivaluta la pazienza, virtù introvabile in questo tempo che ci vede rosi dalla frenesia e incapaci di attesa. Il tempo dell’attesa non è perso, osserva la Oggero: va solo vissuto in modo diverso.
Insomma: scardinando opinioni precostituite, mente libera e eloquio vivace, l’ex insegnante torinese ha inaugurato felicemente il nuovo ciclo dei Caffè Letterari, avvincendo una platea stracolma e divertita.

Per info sul programma:
https://www.centrocongressiunioneindustriale.it/it/offertaculturale/2019/caffe-letterari-i-ciclo-2019
tel. 0115718277
E mail: centro.congressi@ui.torino.it

Anna Scotton
annas@vicini.to.it

 

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