Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Il luogo del cuore, dopo… Racconto 1° Classificato

Conosciamo l’autore: Alessandro La Noce

1. Parla di te ai lettori di Vicini

Sono un sociologo con la passione per la musica e da alcuni anni anche un volontario ecomuseale. I miei primi 60 anni li ho trascorsi soprattutto studiando e osservando i cambiamenti e declinando nell’attività quotidiana il concetto di cittadinanza attiva.

2. Cosa ti ha spinto a scegliere proprio quel luogo del cuore?

Quello che mi ha colpito, e che ho tentato di rappresentare nelle mie 900 battute, è stato l’aspetto meravigliosamente incredibile di una natura, che nel momento in cui la quarantena ci ha costretto ad abbandonare le strade, si è riappropriata dei suoi spazi, e la riflessione su come questa complicata situazione si potesse trasformare in una grande opportunità per ripensare abitudini e stili di vita.

 

È la città che mi accoglie, un mattino ricomincia a respirare, e anch’io mi accorgo di tornare a respirare con lei. L’aria tersa, sembra di poter toccare le montagne ed è bello udire gente discreta e silenziosa che ha invece una gran voglia di salutarsi. In sottofondo il rumore dell’acqua delle fontane e non è difficile rivedere gli animali che in strade, fino ad ora lasciate tranquille del traffico, si riappropriano dei loro spazi. Su tutto campeggia un grande striscione “i desideri sono infiniti, le risorse no” a testimoniare una nuova consapevolezza. Vivo così il legame sensibile ed emotivo che mi lega a questo luogo. Non è soltanto la percezione soggettiva, perché ogni cosa in questo “dopo” mantiene e incrementa la sua bellezza. Ogni centimetro calpestato, ogni panchina, ogni spazio verde richiede una nuova cura, e adesso si staglia nella mia mente come sigillo inestirpabile di vita.

 

La Redazione

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