Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Riapertura delle scuole: intervista a un genitore delle elementari

Riportiamo di seguito l’intervista al genitore di un bambino che frequenta la scuola primaria nel comune di Dusino San Michele, in provincia di Asti.

 

Quali differenze ha riscontrato all’inizio di quest’anno scolastico?

Le maestre hanno cercato il più possibile di mantenere la filosofia “senza zaino” della scuola. i bambini al momento tengono tutti i libri a casa e transitano solo con due quaderni e il diario. Purtroppo il materiale non può più essere condiviso: gli altri anni avevano penne, matite, pennarelli e tutto ciò che poteva servire condivisi mentre quest’anno non è più possibile. Da quest’anno infatti la scuola ci ha fornito portapenne, diario e una specie di zaino, più un tascapane per intenderci, uguali per tutti i bambini. Per quanto riguarda i libri (anch’essi forniti dalla scuola), li teniamo noi a casa e il giorno in cui c’è necessità di un dato libro ci viene comunicato dalla scuola tramite il diario.

Suo figlio ha riscontrato delle difficoltà particolari all’inizio di quest’anno?

Le sue difficoltà sono dovute prima di tutto al fatto che ha cambiato aula: la nostra scuola è molto piccola e ci sono delle classi che, lavorando con il progetto senza zaino, fanno uso di penisole, materiale condiviso ecc… Per le regolamentazioni che ci sono adesso però, non si può più far uso delle penisole anche se il metro di distanza si sarebbe mantenuto essendo banchi molto grandi. Adesso ci devono essere banchi singoli anche se sono abbastanza grandi da far stare due bambini ai capi opposti del banco. Per rispettare il distanziamento le maestre hanno pensato di trasferire la classe, che è stata collocata nell’aula dedicata un tempo alla mensa e che confina con la scuola materna e il nido. In questo modo i bambini delle elementari vanno in bagno con quelli più piccoli ed essendo un locale adibito per la mensa, ci sono lavandini ed altri elementi che non si trovano di solito in classe.
Un’altra cosa che ho notato che patisce è non poter più mettere manifesti e lavorare su progetti che poi vengono appesi in classe.

Ha notato differenze nella didattica?

Le maestre stanno facendo molta fatica perché i bambini sono rimasti tutti sei mesi a casa e per questo faticano nel seguire le lezioni. Le maestre fanno proprio fatica a mantenere l’attenzione dei bambini nonostante siano brave a fare lezioni molto accattivanti legate anche alle gite che fanno di frequente nel territorio (la nostra scuola è legata al circuito delle scuole outdoor). Per questo motivo si è chiesto il supporto di una pedagogista e di una psicologa che le affiancherà nei prossimi mesi.

Per quanto riguarda l’organizzazione della scuola, funziona la ricreazione?

Nella nostra scuola hanno deciso di scaglionare la ricreazione. Grazie al sindaco di Dusino, è stato anche ampliato il cortile esterno della scuola in modo da aver più spazio per i bambini. Anche il pranzo verrà fatto all’aperto finché farà bello.

C’è la mensa o portano il pranzo da casa?

Hanno una mensa interna; anche qui ci sono state delle modifiche: si è rivisto il menù dal momento che bisogna portare il vassoio già pronto al bambino. La mensa continua a funzionare molto bene, con prodotti il più possibile a chilometro zero e il comune si è fatto carico di prendere tutti piatti biodegradabili.

Come funziona invece la questione bagno?

Per il bagno ci sono restrizioni sugli orari: i bambini possono andare in due fasce orarie durante mattinata. Ci sono delle grosse difficoltà e non c’è modo di cambiare la situazione. Mio figlio l’altro giorno mi diceva che gli scappava talmente tanto la pipì che aveva paura di farsela addosso.

E invece per la misurazione della temperatura? Si fa a scuola o a casa?

Si mette un cartellino al collo dei bambini che riporta le varie date del mese e basta che uno scriva nella giornata se si è misurata o no la temperatura. Qualora vada perso o ci si dimentichi di scrivere, la temperatura verrà misurata dalle maestre in classe.

Dal momento che è passato qualche tempo dall’inizio della scuola, che cosa ha notato funzionare bene in queste settimane e cosa, secondo lei, andrebbe migliorato?

La carenza più grande risiede sicuramente nella difficoltà delle maestre nel far seguire le lezioni ai bambini. Il gruppo classe sta “facendo branco” e per remare contro le insegnanti: è partita la corsa a chi è il primo a farsi mettere in castigo e le maestre hanno iniziato ad attuare questa soluzione che non si è mai verificata negli anni precedenti. Mi rendo conto che stanno andando a tentoni anche loro.
Il punto di forza, per quanto riguarda noi, è essere una scuola outdoor: una o due volte a settimana le classi sono fuori a compiere attività all’aperto.
Un altro elemento positivo è che, non potendo venire esterni per svolgere attività con i bambini, si è chiesto ai genitori di “fare da esperti” su qualcosa che sia più vicina a loro e che si possa legare a diverse materie scolastiche.

Chiara

chiaral@vicini.to.it

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