Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Lady Day: un documentario

Seeyousound e Torino Film Festival presenteranno il 27 novembre la proiezione speciale online di Billie di James Erskine, ritratto unico e imperdibile della signora del blues Billie Holiday, leggendaria cantante che ha cambiato per sempre il volto della musica americana. Il film documentario sarà disponibile dalle ore 14:00 e per le quarantott’ore successive su Mymovies,

al link www.mymovies.it/ondemand/38tff/movie/billie/.

Billie è il primo tassello di un focus dedicato al movimento Black Lives Matter e a tutte le sfumature della musica black, che Seeyousound svilupperà nella prossima edizione del festival internazionale di cinema a tematica musicale. A dirigerlo è il britannico James Erskine, autore in carriera di numerosi biopic di personaggi iconici (da Pantani a Socrates) mai scontati o banali, che per Billie ha creato un percorso tra materiali d’archivio e testi manoscritti della stessa Holiday, incluso un imponente lavoro di colorizzazione di vecchi filmati.

A guidare il documentario, l’accesso al prezioso lavoro della giornalista Linda Lipnack Kuehl: duecento ore di interviste inedite che la giornalista raccolse alla fine degli anni Sessanta per ricostruire la breve e controversa vita di Billie Holiday e redigerne un’inedita biografia. Testimonianze personali e brutalmente oneste di personaggi come Charles Mingus, Tony Bennett, Sylvia Syms e Count Basie, ma anche di compagni di scuola, amanti, avvocati e agenti dell’F.B.I., in grado di catturare la profondità e complessità delle vicende biografiche relative alla leggendaria cantante.

Billie Holiday (Eleanora Fagan) è nata a Filadelfia il 7 aprile 1915 e scomparsa a New York il 17 luglio 1959. Nata da genitori non sposati, Sarah Julia Fagan e il musicista Clarence Holiday (Clarence Halliday), quando scelse il suo nome d’arte prese il cognome d’arte del padre e il nome “Billie” in omaggio all’attrice Billie Dove (Bertha Bohny). Tra le canzoni più famose del repertorio di Billie Holiday vanno ricordate God Bless the Child (da lei composta), Lover ManI Loves You Porgy e The Man I Love di George Gershwin, Billie’s BluesFine and Mellow e Strange fruit (brano che divenne l’inno della protesta per i diritti civili). La carriera e la vita di Billie Holiday furono segnate dalla dipendenza da alcool e droga, da relazioni burrascose e da problemi finanziari; anche la sua voce ne risentì, tanto che nelle sue ultime registrazioni l’impeto giovanile sembrò lasciare il posto al rimpianto. Il suo impatto sugli altri artisti fu comunque notevole in ogni fase della sua carriera: persino Lou Reed intitolò Lady Day una delle sue più intense canzoni e gli U2 le dedicarono la splendida Angel of Harlem.

Matteo Gentile

matteog@vicini.to.it

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