Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

IL GIOCO È L’OROLOGIO CHE MISURA IL TEMPO DEL BAMBINO

mani colorate

“ Ho poco tempo da dedicare al mio bambino”: si sente spesso questa frase, talvolta pronunciata con rammarico dai genitori, i quali, per altro, quando si trovano a passare del tempo con il loro bambino piccolo ( parliamo di bambini dell’età dai zero ai tre anni ) sovente non sanno che cosa fare.

Prima di darvi alcune indicazioni pratiche vorrei suggerirvi alcune riflessioni su cosa significhi per il bambino il tempo passato con lui, traendo spunto dalle parole di due scrittori, Michael Ende e Antoine Saint Exupery :

Esiste un grande eppur quotidiano mistero , tutti gli uomini ne partecipano, ma pochissimi si fermano a riflettere. Quasi tutti si limitano a prenderlo come viene e non se ne meravigliano affatto, Questo mistero è il tempo. Esistono calendari e orologi per misurarlo : misure ben poco significative perché tutti sappiamo talvolta che un’unica ora ci può sembrare un’eternità, ed un’altra invece passa in un attimo: dipende da quel che viviamo. Perché il tempo è la vita e la vita dimora nel cuore.”(Michael Ende)

Ho scelto questo brano perché sottolinea bene il fatto che il nostro tempo interiore non è segnato da orologi e calendari, ma dalla qualità delle esperienze che viviamo. E perciò non è tanto importante quanto tempo trascorriamo con il nostro bambino, ma come lo trascorriamo.

Il secondo brano è tratto da “ Il piccolo principe” di Saint Exupery :

Ecco il mio segreto. E’ molto semplice : non si vede bene che con il cuore. L’essenziale è invisibile agli occhi…E’ il tempo che tu hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante” (Antoine Saint Exupery)

Questo secondo brano ci viene in aiuto per parlare dell’ attenzione e della partecipazione che rendono unici e significativi situazioni e rapporti. Qual è la realtà più significativa per il bambino ? E’ il gioco.

Il gioco è l’orologio che segna il tempo del bambino, è la sua stessa vita, la sua modalità di avvicinarsi alle cose e di conoscere il mondo. Non è , come per l’adulto solo evasione e divertimento. Il tempo del gioco ha valore e significato se ci sono interesse, coinvolgimento e partecipazione anche da parte dell’adulto ( essere qui e ora , senza distrazioni).

Vi suggerisco alcuni giochi particolarmente adatti a bambini di età compresa tra zero e tre anni.

Ai bambini molto piccoli piace il gioco del cucù : il volto dell’adulto nascosto dalle mani o da un foulard scompare e riappare. Un altro gioco è quello dell’oggetto nascosto che consiste nel far scomparire un oggetto dapprima sotto gli occhi del bambino, poi un po’ più lontano. Il piccolo lo cercherà fino a ritrovarlo, questo lo porterà a capire che ciò che temporaneamente non si vede non scompare per sempre e lo aiuterà a padroneggiare meglio separazioni e assenze.

Adesso vi parlo dell’importanza di fornire al bambino non solo giochi di plastica a norma CEE, ma materiale differenziato.

Agli inizi e fino al compimento del primo anno di età circa, è meglio raccogliere tale materiale in un contenitore( per esempio un cesto) per permettere al piccolo di prelevarlo a sua scelta e compiere le proprie esplorazioni portandolo alla bocca e sentendone al tatto le qualità particolari.

Quando è più grande è meglio offrirgli due o tre materiali per volta ( gli anelli da tenda in legno, i nastri, le catenelle di metallo e le bottiglie di plastica) per permettergli di sperimentare e capire i processi di causa ed effetto.

E’ poi importante offrire ai più grandicelli l’opportunità di fare attività insieme agli adulti: ad esempio preparare la pizza, o gli gnocchi, può essere un’ottima occasione di manipolazione e imitazione. Divertenti sono anche i travasi : per questo gioco sono necessari barattoli di varia misura e oggetti di media dimensione ( castagne d’india e pasta grossa) e materiali via via più fini (come riso e farina gialla) da far passare da un contenitore all’altro : meglio se offriamo anche un imbuto o un setaccio, che danno sensazioni diverse.

Per la riuscita di questi giochi è necessario che l’adulto sia rilassato e non abbia timore che il bambino sporchi o si sporchi ; piccoli accorgimenti ( tipo un telo di plastica sopra e sotto il tavolo e un grembiulino) possono aiutare a risolvere questi problemi.

Si possono dare al bambino abiti e scarpe vecchie per vestirsi come mamma e papà, con una borsa si può giocare alle signore o a fare la spesa. Si può poi fare finta di cucinare, bere il caffè e fare cin-cin come vecchi amici : è proprio bello il gioco di fare finta di…

E poi cosa c’è di meglio che leggere insieme un libro illustrato, seduti vicini-vicini, o ascoltare una storia di folletti, maghi o fate? Le fiabe ci permettono di percorrere mondi fantastici, assecondando la naturale tendenza del bambino al magico (a questa età il bambino non distingue ancora bene fra fantasia e realtà) .

Per i più piccini sono più divertenti e adatte canzoncine mimate e filastrocche. E, da ultimo, bisogna ricordare che per giocare bisogna sapersi mettere in gioco anche con il corpo e mille sono i giochi che possiamo fare . rotolarsi, strisciare,fare le boccacce,fare cavalluccio, e chi più ne ha più ne metta.

Ricapitolando

 0/12 mesi circa

 

  • fare cucù
  • cercare l’oggetto scomparso
  • giocare con materiale di recupero ( pigne, conchiglie, tappi di sughero, pezzi di spugna, palle di lana, centrini in rafia, spazzolini da denti o per unghie,pennelli da barba, scatole e barattoli di varie misure, mollette da bucato, sacchetti di stoffa, anelli per tende, cucchiai, imbuti,nastri, pezzi di stoffa colorata o di pelliccia,interni di rotoli di carta igienica ecc…ecc….

 12/36 mesi

  • continuare la scoperta di vari materiali
  • cucinare con voi ( ovvero la pizza, che passione!!! E travasare, che spasso!!!)
  • imitare i grandi !! (gioco simbolico)
  • giocare con il corpo
  • ascoltare canzoni, storie,filastrocche

 E, PER FINIRE, VI RIVELO UN SEGRETO:

ATTENZIONE                                                       QUANTO BASTA

PAZIENZA                                                               QUASI INFINITA

PARTECIPAZIONE                                            UNA MANCIATA

 ALLEGRIA                                                                         UN PIZZICO

     FANTASIA                                                               UNA SPOLVERATA

 IL TUTTO CONDITO CON UN MUCCHIO DI COCCOLE !!!

Franca Guiot

francag@vicini.to.it

About Franca Guiot 7 Articoli
Mi presento : sono Franca Guiot, un’educatrice insegnante che ha lavorato per 28 anni in un asilo nido del Comune di Torino e per 6 anni nei laboratori di ITER, sempre del Comune di Torino. Da un anno sono in pensione e svolgo opera di volontariato presso la Rocca Incantata, il punto 0/6 della Cascina Roccafranca e l’Ecomuseo della Circoscrizione 2. In questi anni ho accumulato una notevole esperienza sui bambini, che sono anche la mia passione:è per me fonte di continua meraviglia vederli crescere e acquisire quella conoscenza del mondo che li rende via via più capaci di autonomia e di relazione. Vorrei mettere quest’esperienza a disposizione di chi (genitore nonno educatore) condivida con me l’entusiasmo per questa appassionante esperienza che è crescere un bambino, cosa tutt’altro che facile. Perciò gli articoli che pubblicherò vogliono essere non una trattazione scientifica, né una serie di consigli ( ognuno conosce il proprio bambino e troverà da sè il modo migliore per rapportarsi con lui), ma uno stimolo per avviare una “ conversazione sul tema”. Perciò vi chiedo,se sarete interessati, commenti , domande, esperienze, che potranno essere condivise anche con altre persone. Vi aspetto: a presto francag@vicini.to.it

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