“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

“Economia e fede” (1) al Centro Interculturale di C.so Taranto 160

Sabato 8 Novembre, dalle 10 alle 11.30, presso il Centro Interculturale di C.so Taranto 160 si è tenuta una nuova lezione di “Nutrire l’anima”: il tema è stato “Economia e fede”.

La storica delle religioni Maria Chiara Giorda ha esordito affermando che non esiste una scienza economica unica, bensì prospettive diverse. L’Occidente, per esempio, è imbevuto/immerso in una logica di domanda e offerta.

Etimologicamente, dal greco classico, il termine “economia” significa “regola della casa”. A partire dalla letteratura cristiana dei primi secoli, la parola subisce una variazione di significato; cioè con “economia” s’inizia ad indicare il “piano di Dio sull’uomo”.

L’economia è una religione, nel senso che la prima influenza qualunque aspetto della vita umana (Walter Benjamin “Capitalismo come religione”). D’altro canto, la religione è economia cioè tutte le confessioni religiose mirano ad instaurare dei rapporti in termini economici.

Per comprendere meglio questi concetti, dobbiamo appellarci a Max Weber, cioè il padre della sociologia. L’obiettivo principale di Weber è elevare le scienze dello spirito al rango delle scienze della natura, abitualmente considerate le sole “esatte”.

Un tempo tutti erano convinti che, entro breve, l’uomo si sarebbe sbarazzato di Dio. “La morte di Dio” era giustificata dal fatto che il processo di secolarizzazione avrebbe portato a completamento l’evoluzione “magia – religione – scienza”.

Le cose, però, inaspettatamente, sono andate diversamente! La ricerca di spiritualità, oggi più che mai, è un bisogno assai sentito. Infatti, se da un lato le cosiddette “scienze esatte” hanno deluso le aspettative, dall’altro l’Oriente è culla di nuovi fermenti mistici.

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L’opera principale di Weber è “L’etica protestante e lo spirito del capitalismo”. Egli distingue le religioni in mistiche (Buddhismo e Induismo) e ascetiche (Ebraismo, Cristianesimo, Islam). Il misticismo prevede un ricongiungimento istantaneo a Dio, mentre l’ascetismo promette Dio attraverso esercizi e discipline ferree. A sua volta l’ascetismo si distingue in “intramondano” ed extramondano”. Un esempio di ascetismo extramondano è quello dei monaci/eremiti; mentre un esempio di ascetismo intramondano è quello incarnato dai calvinisti.

Il calvinismo vede nel successo personale ottenuto in questa vita una premonizione della salvezza finale riservata da Dio. Proprio l’importanza posta sul lavoro dai calvinisti/protestanti rispetto ai cattolici, ha indotto Weber ad ipotizzare che dal protestantesimo sia nato il capitalismo . . .

Tema, quello dell’intreccio tra economia e fede, tanto complesso quanto attuale. Per questo motivo, il prossimo sabato gli verrà dedicata una seconda lezione. Sempre dalle 10 alle 11.30 e sempre presso il Centro Interculturale di C.so Taranto 160.

Lorenzo Beatrice

lorenzob@vicini.to.it

 

 

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