Capitan Miky si sta per addormentare, ha preso quel treno al volo perché il suo calesse si è rotto. È molto stanco quando all’improvviso sente una vocina: “Ciao, sono Refer, mi sono perso. Mi puoi aiutare?”.
Miky si guarda intorno, ma non vede nessuno: “guarda in basso -continua la vocina- ,sono qui!”. il capitano mette a fuoco un esserino nero e bianco, un piccolo pinguino con due occhietti vispi che continua a parlare ininterrottamente.
Il treno continua il suo viaggio tra monti, alberi e gallerie; ad un certo punto vedono dal finestrino un fuggi fuggi generale di cervi, conigli, uccelli ed infine un gruppo di scoiattoli scappare impauriti. Incuriositi, decidono di scendere al volo dal treno e di addentarsi nel bosco.
Si imbattono in uno scoiattolo che racconta loro che nella selva si aggira il terribile mostro di Lord, divoratore di ghiande e bacche e ladro di nocciole dei poveri scoiattoli.
Ad un tratto avvertono dei passi provenire dal limitare del bosco, passi pesanti che fanno tremare la terra. Un urlo straziante e pauroso invade tutta la selva e dopo… il silenzio…
Da dietro un enorme quercia compare il mostro di Lord, una creatura spaventosa, alta quasi come il grande albero, con gambe piccole e tozze. Occhi capaci di penetrare il buio.
Il mostro si accorge immediatamente della presenza di Miky e Refer, subito cerca di afferrarli e trascinarli nella sua tana per obbligarli a fare una bella partita alla roulette sanguinosa, il suo passatempo preferito.
I due cercano inutilmente di divincolarsi e di scappare ,ma le lunghe e forti braccia di Lord hanno la meglio.
La tana di Lord è un antro oscuro con un pavimento ricoperto di macchie di sangue, gusci di nocciole e spine di fico d’india. In una gabbia di legno appesa al soffitto scorgono Ugo, uno spaventapasseri con un cappello pois e una cravatta verde, prigioniero del mostro da ormai molto tempo.
Il povero Refer trema ed è talmente impaurito da non riuscire più a parlare. Soprattutto si è completamente dimenticato di avere dei magici poteri. Vani i tentativi di Miky di tranquillizzarlo, mentre il mostro inizia a preparare il suo crudele e sadico gioco.
Ugo è deciso a fuggire da quel luogo maledetto con i suoi compagni di sventura. Ha in mente un piano e sa come fare. Lo racconta subito a Miki :” dobbiamo risvegliare Refer e i suoi poteri magici!” lo spaventapasseri infatti è in grado di parlare la lingua degli uccelli e con molta pazienza inizia con voce suadente a tranquillizzarlo.
Ma ecco che la roulette è pronta, la pistola carica e il mostro si sfrega le mani dalla gioia, impaziente di dare inizio al suo sadico gioco. Il primo a lanciare il dado è Ugo, poi tocca a Miki. Entrambi escono illesi dal loro turno. Ora è la volta Refer. Che ne sarà di lui? Finalmente il pinguino, di fronte alla paura della morte, torna in sé; guarda il mostro dritto negli occhi, lo fulmina con il suo sguardo e lo trasforma in una statua di ghiaccio.
I tre riescono a fuggire. Eccoli che di nuovo vagano nel bosco a notte fonda, quando vedono due fari luminosi che si avvicinavano. Da dietro un fungo compare Bottolo, un nano bizzarro, con la testa quadrata e un cespuglio di cappelli ricci. Si presenta come un amico pronto a guidarli fuori dal bosco, in realtà si prende gioco di loro, conducendoli per sentieri intricati senza uscita.
Ormai è l’alba e i primi raggi del sole scongelano Lord, bramoso di vendicarsi. Non gli resta che catturare il primo essere che incontra nel suo cammino: Bottolo!
“Aiuto”-grida il nanetto disperato. Refer, Miky e Ugo decidono di soccorrerlo, lanciando addosso al mostro tantissime noccioline che Lord avidamente ingurgita lasciando la presa e consentendo così a Bottolo di darsela a gambe. I suoi amici lo seguono riuscendo a lasciarsi il bosco alle spalle.
Un fischio sveglia improvvisamente Miky, Il treno è giunto a destinazione. Il capitano guarda in alto e vede un buco sul tetto della carrozza, dei gusci di noccioline, della paglia vicino a lui, si guarda intorno ma non vede nessuno. Davvero è stato tutto un sogno? Dove sono i suoi amici? Miky si ritrova solo, ma è sicuro che non appena si riaddormenterà continuerà il viaggio con i suoi amici.
Nota degli autori
“Siamo educatrici del centro diurno IL PUZZLE per disabili adulti. Il racconto è frutto di un laboratorio con alcuni dei nostri utenti e pertanto è stato scritto a più mani”
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