Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Cinema: due idee di famiglia a confronto.

Cos’è  famiglia, per un individuo? Non è certo il luogo che “trasuda infelicità” descritto nel film di Francesca Archibugi Il Colibri,  tratto dall’omonimo romanzo di Sandro Veronesi, palcoscenico per una coppia disfunzionale, borghese,  in conflitto perenne. Dei tre figli, soprattutto la femmina, fragile e sensibile, avverte sulla pelle la tensione domestica. E  poi c’è  Marco, soprannominato “il colibrì”: poco sviluppato da bambino, in seguito a un percorso terapeutico è cresciuto, ma – come il piccolo uccello che  rimane  immobile, a prezzo di un velocissimo e quasi impercettibile battito d’ali – mette “tutta la sua energia per restare fermo”. In questo modo è Marco la figura che incarna il valore di famiglia: attraverso la  salvaguardia finché sarà possibile del suo matrimonio – nonostante sia da sempre innamorato di un’amica d’infanzia –  fornendo assistenza ai genitori anziani, costituendo il punto di riferimento saldo per la figlia e, infine, per la nipote.

A ben vedere anche il lungometraggio Le buone stelle – Broker ,del regista giapponese Hirokazu Kore-Eda   fornisce una sua risposta al quesito iniziale. Ambientato in Corea, Paese in cui esistono le baby box: odierna versione delle “ruote degli esposti”, accolgono neonati non voluti e abbandonati per darli in adozione. Ma la giovane madre protagonista ci ripensa  e vuole riprendersi il bambino, finito in realtà nelle grinfie di due malintenzionati che vogliono  venderlo. Alle loro calcagna una coppia di poliziotte, in un inseguimento on the road, al termine del quale  emerge chi si occuperà affettuosamente del piccolo: a dimostrazione che “famiglia” è chi prende a cuore le sorti di qualcuno e il suo accudimento.

Nota a margine: se del film coreano si segnala il premio a Cannes per il miglior attore a Song Kang-ho, ottimo protagonista anche di Parasite, assegniamo il nostro podio negativo alla recitazione inespressiva di Nanni Moretti,  straniato psicanalista de Il Colibrì.

Il colibrì, (2022) di Francesca Archibugi, con Pierfrancesco FavinoKasia SmutniakBérénice BejoLaura Morante.

Le buone stelle – Broker, (2022) di Kore’eda Hirokazu, con Song Kang-hoGang Dong-WonDoona BaeJi-eun Lee.

In questi giorni nelle sale torinesi

Anna SCOTTON

annas@vicini.to.it

 

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


*