Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Seeyuousound 9 – 1

Il film d’apertura

Nel giorno dell’anniversario  del conflitto che insanguina l’Europa, la nona edizione di Seeyuousound si inaugura con la proiezione in anteprima italiana di Tchaikovsky’s Wife di Kirill Serebrennikov, già in concorso al Festival di Cannes 2022,  sebbene le delegazioni di Mosca fossero messe al bando,  in quanto il regista – di madre ucraina – è  apertamente schierato contro il conflitto  e per questo in esilio in Germania dallo scorso marzo.

Il lungometraggio è la storia di  Antonina Miljukova,  ex-allieva di Tchaikovsky,  di cui si innamora perdutamente e da lui sposata senza  convinzione, a copertura  della propria omosessualità mal tollerata nel Paese. Mentre il musicista matura molto presto la coscienza dell’errore commesso con le nozze, manifestando un rifiuto fisico  evidente per Antonina, l’amore della donna resiste e si trasforma in un’ossessione divorante.

Il biopic,  ambientato nella Russia imperiale della seconda metà del XIX secolo, racconta la vicenda di quel matrimonio – durato dal 1877 fino alla morte del compositore, avvenuta per colera nel 1893 – curando sia la fedeltà storica  sia la dimensione estetica, esaltata dalle  scene corali nei salotti  in cui vediamo muoversi  la borghesia russa.

Il punto di vista narrativo è quello della moglie, impersonata con abilità straordinaria dalla giovane  attrice Alyona Mikhailova: il film si regge sull’intensità dei primi piani del suo volto, oltre che  sull’abilità con cui il regista  padroneggia i numerosi piani sequenza, come quello finale, dove si manifesta lo sperdimento definitivo della  protagonista nella passione per un uomo e il suo genio.

Kirill Serebrennikov  ha diretto dal 2012 il Gogol Center di Mosca, teatro d’avanguardia  in cui venivano affrontati temi come l’omosessualità e il rapporto tra i cittadini e il potere (Stato, Chiesa…). Progressivamente quello spazio di libertà è diventato sempre più intollerabile  per il regime putiniano che nel 2021 ha sollevato il direttore dall’incarico.

La proiezione del film  è stata accompagnata da un videomessaggio alla rassegna torinese da parte del regista, in una giornata per lui segnata da “tristezza e tragedia”, con l’auspicio del ritorno a una pace in cui poter godere in modo libero “dell’arte e della bellezza”.

Anna SCOTTON

annas@vicini.to.it

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