“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

I videogiochi alla Mole

Inaugurazione della videozona con la Stella della Mole a David Cage 

Non aveva mai visto un posto così affascinante e potrebbe inserirlo in un  videogame. A parlare in  termini entusiastici della Mole di Torino, è David Cage, all’inaugurazione della VIDEO GAME ZONE, una tra le prime sezioni museali permanenti  dedicate al mondo video ludico. Allestita in una chapelle dell’Aula del Tempio, cuore della Mole Antonelliana, lo spazio  è stato curato dal direttore Domenico De Gaetano e da Fabio Viola, in collaborazione con l’Università di Torino. Dopo le salette dedicate al VR, il Museo Nazionale del Cinema si apre, quindi, a nuovi linguaggi che possano dialogare in maniera trasversale e indirizzarsi a un pubblico sempre più ampio, in specie quello dei giovani.

Il percorso espositivo presenta la proiezione centrale di un montato di film e serie tv che hanno citato, omaggiato o si sono ispirate al videogioco e alla gaming culture, dalle grandi produzioni hollywoodiane passando per il cinema indie fino alle più recenti serie TV. Quattro postazioni audiovideo mostrano le intro e i trailer di videogiochi, diari di sviluppatori e altri materiali che ne raccontano il processo di realizzazione, integrati da immagini di repertorio relative al making of e al game play che danno uno spaccato dell’evoluzione dell’estetica del videogioco e delle tecniche di produzione. Oltre alla realizzazione di un’area dedicata, il Museo Nazionale del Cinema ha intrapreso una campagna di acquisizione legata al mondo del gaming, che include rari e inediti materiali di produzione e game design, quali concept art, manuali tecnici, appunti, storyboards, disegni preparatori, sceneggiature e oggetti provenienti da grandi studios o da designer indipendenti. Una selezione di contenuti è disponibile e fruibile anche a distanza su InTO Cinema, la piattaforma streaming del Museo Nazionale del Cinema sulla quale, dato il ricco materiale digitale ricevuto per ogni acquisizione, è stata creata una nuova area dedicata. Accedendo alla sezione, si potrà osservare la linea del tempo dei titoli acquisiti e cliccando sul nome del videogioco sarà possibile accedere a contenuti di approfondimento. La piattaforma ospiterà, infatti, interviste inedite ai creators, gallerie di immagini con concept art e sketches, sceneggiature sfogliabili.

Ma chi è David Cage, insignito della Stella della Mole, ad attestare le innumerevoli intersezioni e le influenze reciproche tra la settima arte e il videogioco? La motivazione ricorda che “Da oltre 25 anni David Cage ha aperto una nuova strada al modo in cui si concepiscono e fruiscono i videogiochi. Andando oltre i modelli tradizionali basati su sfide complesse, azioni frenetiche e game over, le produzioni della società francese Quantic Dream si distinguono per la straordinaria capacità di combinare narrazione emotiva, tecniche cinematografiche avanzate e innovazioni tecnologiche.” Uno dei più importanti autori di videogiochi al mondo” , intervistato a Torino, racconta di esser stato forgiato dalle esperienze visive del cinema  europeo, asiatico  (tra gli autori preferiti  Fellini, Leone, Kurosawa, Cassevetes…) Cage inizia con la musica, tanto che nel 1993 ha fondato la società Totem Interactive specializzata nella composizione di colonne sonore per videogiochi. Prima di lanciare nel 1997 l’azienda Quantic Dream, ha anche scritto di fantascienza per cui nella produzione di videogame ha convogliato tutte le sue anime. Il creatore francese (è nato nella regione dell’Alto Reno nel 1969) ha  ripercorso di fronte ai giovani che affollavano la Mole  una carriera incredibile che lo ha portato ad aggiudicarsi il titolo di “Cavaliere della Legion d’Onore” per l’ attività di sviluppatore di videogiochi e decine di premi internazionali, tra cui tre Bafta(l’annuale riconoscimento inglese all’eccellenza cinematografica, televisiva e multimediale).

Superato lo stereotipo del videogioco, l’autore ha realizzato prodotti di livello:  una delle esperienze più significative della sua carriera è la realizzazione di The Nomad Soul, il videogioco che presenta un personaggio con le fattezze e la voce di David Bowie.
FahrenheitThe casting, Heavy Rain sono altri suoi titoli famosi, frutto di un rigoroso lavoro di scrittura: sceneggiature da migliaia di pagine ciascuna conducono il giocatore a esperienze interattive coinvolgenti,  in cui le possibilità di scelta offerte consentono di vivere emozioni e affrontare dilemmi morali. Ogni partita è una lezione, un viaggio anche interiore senza fine. Per il più recente Beyond: Due Anime Cage si è avvalso di partecipazioni prestigiose come quella di William Defoe e Elliott Page: talenti da cui l’autore ha richiesto   lo stesso impegno interpretativo espresso su un set cinematografico.
L’ultimo lavoro in corso è un prodotto su licenza di Lucasfilm Games, un  sequel, e si intitolerà Star Wars: Eclipse. Si tratta di  un ulteriore tassello al monumento della cultura pop creato dal regista George Lucas, un “giocattolo”  incredibile al quale Cage è entusiasta di offrire  il proprio estro tecnologico e creativo. Alla domanda finale su quale sia stata la scintilla motivazionale, Cage ha risposto che è poter  fare ora quello che faceva da bambino:  inventare storie, scrivere i dialoghi e assegnare i ruoli. Insomma tornare alle proprie radici, all’ infanzia e agli irrinunciabili collegamenti con l’oggi.

Anna Scotton

annas@vicini.to.it

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