
A stendere un canone delle più significative serie televisive in 70 anni di produzione di storie di finzione, si sfidano contestazioni e impopolarità. Incuranti di questo rischio Luca Beatrice e Luigi Mascheroni, curatori della mostra allestita al piano di accoglienza della Mole Antonelliana, hanno presentato la loro selezione di dodici titoli: I segreti di Twin Peaks, Friends, Breaking Bad, House of Cards, E.R. Medici in prima linea, I Simpson, Sex and the City, The Crown, Il Trono di Spade, Squid Game, Romanzo Criminale e Mare Fuori. Questo primo progetto espositivo dedicato alle serie Tv – occasione di incontro e presentazione del nuovo direttore del Museo Nazionale del Cinema Carlo Chatrian che subentra a Domenico De Gaetano – sarà visibile dal 14 ottobre al 24 febbraio 2025 e consente di indagare su relazioni, somiglianze e diversità fra il cinema e le serie tv. La selezione non raccoglie necessariamente i prodotti migliori – hanno dichiarato i curatori – ma quelli che, da una parte, costituiscono degli archetipi e, dall’altra, hanno saputo interpretare, segnare, condizionare e anticipare il proprio tempo e l’immaginario collettivo.
Se Linch ha raccontato mirabilmente la provincia americana ne I segreti di Twin Peaks, la programmazione di E.R. Medici in prima linea alla sua uscita aveva fatto triplicare le iscrizioni a medicina negli Usa e la frase “La democrazia è sopravvalutata”, pronunciata in “House of cards” sembra premonitrice delle derive autoritarie di molta politica recente . E come non leggere, poi, la storia di un personaggio comico –nei panni di un pupazzo computerizzato, un orso blu – che nella fiction inglese Black Mirror parla il linguaggio dell’antipolitica, in qualche modo anticipatrice della nascita e dello sviluppo del nostro M5S? Innegabilmente, infine, con Squid game i coreani mettono in scena la scontro sociale del tempo contemporaneo (operazione avviata con il film Parasite) che non è politico, ma si gioca nella distanza tra gli standard di vita di ricchi sempre più ricchi e poveri sempre più poveri.La mostra offre i seguenti strumenti per la resa accessibile: mappa di orientamento, video introduttivo in LIS (Lingua dei Segni Italiana) e contenuti scaricabili tramite QR/sito web (traduzione dei testi in inglese, schede ad alta leggibilità con font Easy reading e audio italiano/inglese).
Anna SCOTTON
annas@vicini.to.it
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