Un’edizione con ospiti internazionali di richiamo (da Sharon Stone a Matthew Broderick, ad Angelina Jolie…) è stata inaugurata da un’opera suggestiva, destinata al successo di botteghino. Eden di Ron Howard (FC), racconta l’avventura di tre gruppi di persone, assai diverse tra loro ma accomunate dal desiderio di insediarsi in una terra vergine, ponte possibile tra i loro sogni e la realtà. Purtroppo la vicenda, ispirata a fatti reali, conferma la visione distopica espressa nel romanzo “Il signore delle mosche” di William Golding (1954): nell’assenza di regole e strutture sociali, l’essere umano può scivolare nel caos e nella violenza. Per sopravvivere a Floreana, nelle isole Galapagos, si scatenano tra i coloni dinamiche irrazionali e comportamenti antisociali, che metteranno a nudo gli aspetti più selvaggi e bestiali dell’essere umano. A tenere maggiormente la barra dritta sembrano essere le donne, in un film in cui le bellezze naturalistiche e faunistiche nascondono trappole per i protagonisti, vittime di una catena di sequenze di drammatica intensità.
Dramma e colpi di scena decisamente in eccesso ne Il corpo, di Vincenzo Alfieri (FC), un giallo di buona fattura (soprattutto la prima parte) sulla morte e successiva scomparsa della salma di una ricca imprenditrice.
Uso della luce e del colore e lo studio delle inquadrature creano una narrazione visiva che avvince, enfatizzazione di alcuni temi (le penombre, la pioggia), a parte. Infine l’eccesso di indizi e di “plot twist” – con l’intento di sorprendere – rischia di sopraffare lo spettatore o di fargli prevedere i ribaltamenti finali.
Anna SCOTTON
annas@vicini.to.it
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