Un giornale satirico di sinistra di parecchi anni fa, tra le divertenti rubriche ne aveva una dall’azzeccato titolo “Mai più senza”. In essa si portavano alla conoscenza del lettore oggetti di recente produzione e di dubbia utilità che spingevano il lettore stesso a giustificare il titolo, giacché saltava immediatamente all’occhio anche dei più inesperti che l’oggetto in questione non serviva a un beneamato nulla.
E quel titolo deve essere ritornato in mente a quei cittadini non giovanissimi, lettori del giornale in questione, di fronte alla notizia, supportata da tanto di simulazione fotografica, della costruzione in città, lungo le sponde del Po, di una gigantesca Ruota Panoramica. Essa avrebbe svettato, insieme agli attuali due tuteri cittadini, sullo skyline sabaudo, a ricordarci che non siamo né New York né Londra.
E l’avrebbe senz’altro avuta vinta sul “canettone”, sui “biscotti a forma di dito da immergere nella Nutella”, o sulla “simpatica tazza a forma di WC”. L’inutilità di una ruota panoramica di 65 metri d’altezza in una città che colleziona sulle strade buche di quasi pari profondità e che non riesce a far funzionare le scale mobili della metropolitana, come si dice, salta agli occhi.
Inoltre sfiderei qualsiasi turista a scegliere, di fronte ad un impellenza fisica, tra un giretto panoramico sulla trendy ruota o un wc nei paraggi senza doversi rimpinzare di caffè al bar.
Tanto per ribadire che la vocazione turistica bisognerebbe supportarla innanzi tutto con i servizi di prima necessità.
La ruota non si farà, causa, pare, pericolo di esondazione del fiume ogni due per tre, ma già il fatto di averla pensata mi sembra sintomo di un qualche disturbo di percezione.
Giulia Torri
giuliat@vicini.to.it
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