Hanami, Ikebana, Hanauri. Con questi tre termini in Giappone si definiscono rispettivamente le azioni di contemplare, disporre e vendere i fiori, con i quali la popolazione del Sol Levante ha un legame profondo e radicato nella cultura, nella filosofia e nelle tradizioni. Il nuovo progetto espositivo del Mao affronta nello specifico il tema dei venditori di fiori (hanauri), una categoria molto apprezzata di ambulanti (bōtefuri) dei periodi Edo e Meiji. Hanauri. Il Giappone dei venditori di fiori, che si sviluppa all’interno del programma di riallestimento della galleria giapponese delle collezioni permanenti, è dedicato alla pratica di Linda Fregni Nagler. L’artista ha selezionato e raccolto nell’arco di vent’anni le fotografie giapponesi della scuola di Yokohama (Yokohama Shashin) originali, e vengono proposte affiancate alle sue opere, ottenute rifotografando le albumine originali, stampandole in camera oscura e colorandole a mano con una tecnica simile a quella dell’epoca (1860-1910). Le 26 albumine di metò Ottocento appartenenti alla collezione Fregni Nagler, sono esposte unitamente a sei grandi stampe ai sali d’argento colorate a mano dall’artista e a 4 positivi su vetro visibili attraverso due visori. Accanto a queste opere sono collocate tre xilografie che declinano l’iconografia dei venditori di fiori.
Il tema floreale e vegetale trova un’ulteriore declinazione anche nei preziosi tessuti kesa della collezione del MAO, risalenti al periodo Edo, e nei kimono che arricchiscono l’esposizione. Il riallestimento della galleria giapponese è inserito nel programma del MAO che intende stimolare nuove riflessioni e narrazioni intorno al patrimonio del Museo e in dialogo con opere contemporanee e produzioni site-specific.Linda Fregni Nagler è un’artista che lavora principalmente con il medium fotografico. È nata a Stoccolma e vive a Milano, dove si è diplomata nel 2000 all’Accademia di Belle Arti di Brera. Il suo lavoro è una ricerca alle origini dello sguardo moderno e si concentra sul medium fotografico e la sua storia, attraverso una pratica che intreccia le caratteristiche del lavoro dell’artista, quelle dello studioso e del collezionista.
MAO Museo d’Arte Orientale – via san Domenico 11, 10122 Torino
Orari di apertura: martedì – domenica: 10:00 – 18:00.
Chiuso il lunedì. La biglietteria chiude un’ora prima.
Anna Scotton
annas@vicini.to.it
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