“La gente è affamata d’amore perché siamo troppo indaffarati, aprite i vostri cuori oggi, nel giorno del Signore risorto, e amate come non avete mai fatto” (Madre Teresa di Calcutta)

 

Ravensbrück tra scrittura e fotografia

Dalle memorie di Lidia Beccaria Rolfi alle immagini di oggi.

Dal 1 al 28 aprile sarà esposta alla Cascina Roccafranca la mostra fotografica di Renzo Carboni sul Campo di concentramento di Ravensbrück, il Lager delle donne.

Le immagini, la maggior parte delle quali realizzate direttamente sul Campo, sono  “traduzioni” delle didascalie tratte dal libro “Le donne di Ravensbrück” scritto da Lidia Beccaria Rolfi, staffetta partigiana, insieme ad Anna Maria Bruzzone nel 1978. Lidia arrivò a Ravensbrück con il primo trasporto di 14 donne italiane il 30 giugno 1944. Da Ravensbrück  fu fatta evacuare con tutte le donne che ancora erano in grado di camminare in una “marcia della morte” il 26 aprile 1945, per essere poi liberata dai russi il 6 maggio. Rientrerà in Italia il 1^ settembre 1945. A proposito del suo lavoro fotografico Renzo Carboni ha dichiarato: “Il libro Le donne di Ravensbrück, mi ha offerto la possibilità di trasformare alcuni passi in fotografie e sono state le stesse parole a guidarmi, come se facessero parte di una sceneggiatura cinematografica e a suggerirmi il passaggio dalla memoria scritta alla memoria visiva. Le immagini propongono così un nuovo linguaggio narrativo offrendo un contributo interpretativo alle tracce del passato per continuare a costruire memoria di ciò che è stato il mondo concentrazionario.”

Martedì 1 aprile, in  Cascina Roccafranca, alle ore 18 ci sarà l’inaugurazione della mostra. In quella occasione verrà proiettato anche un breve video, realizzato circa 10 anni prima della morte di Lidia, avvenuta nel 1996,  in cui la donna lascia un messaggio valido ancora di più ai giorni nostri.

La cittadinanza è invitata a partecipare.

Anna Scotton

annas@vicini.to.it

 

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