
Fino al 7 settembre il MAO di Torino ospita Adapted Sceneries, mostra realizzata con il Gwangju Museum of Art (Corea), dedicata alla pittura di paesaggio coreana e al Movimento di Democratizzazione del 18 maggio. L’evento rientra nel progetto Cultural City Gwangju 2025 e celebra il gemellaggio culturale tra Gwangju e Torino, rafforzando il legame culturale tra le due città, unite da una visione comune dell’arte come identità e memoria. L’esposizione esplora la pittura coreana Namjonghwa e le sue evoluzioni contemporanee. Opere di maestri classici come Heo Ryeon si affiancano a quelle di artisti moderni come Lee Sunbok, rivelando un dialogo tra tradizione e modernità. I paesaggi esposti, da un lato raffigurano la natura, dall’altro riflettono sui temi quali tempo e vissuto interiore. Attenzione particolare è posta alle opere ispirate al Movimento di Democratizzazione del 18 maggio, uno degli eventi più significativi della storia moderna coreana, quasi del tutto sconosciuto in Europa. Attraverso queste opere e alcuni importanti materiali d’archivio, il pubblico potrà approfondire le testimonianze drammatiche di un momento storico cruciale sia per la Corea, sia in relazione allo scenario culturale globale.
A Palazzo Madama ha aperto al pubblico (fino all’8 settembre) il progetto espositivo Van Eyck e le miniature rivelate, curato da Simonetta Castronovo, conservatrice, e realizzato in partnership con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino. La mostra nasce dalla volontà di valorizzare e approfondire la conoscenza della collezione di manoscritti e miniature ritagliate (cuttings) del Museo Civico d’Arte Antica di Torino, costituita da 20 codici miniati, 10 incunaboli e da un ricco fondo di 80 tra fogli e miniature ritagliate, databili tra il XIII e il XVI secolo raramente esposta perché particolarmente delicata. Il progetto intende svelare e illustrare al pubblico un patrimonio di “pitture racchiuse nei libri” e che pochi conoscono, affiancando alle vetrine una grafica che, oltre a inquadrare ciascun volume e ciascun frammento nel giusto contesto geografico e stilistico, apra anche degli approfondimenti sia sulle tecniche di realizzazione dei manoscritti e i materiali impiegati, sia sulle biblioteche nel Medioevo e nel Rinascimento e sulla circolazione dei libri in questo periodo.
In occasione della mostra sono previste tre conferenze di approfondimento con Fabrizio Crivello, Giovanna Saroni e Giovanni Carlo Federico Villa, per conoscere la tecnica della miniatura, la tradizione dei libri decorati, e alcuni dei protagonisti – in primis il fiammingo Jan van Eyck e l’emiliano Francesco Marmitta – che hanno contribuito a rendere questa pratica cruciale per lo sviluppo artistico tra Medioevo e Rinascimento.
INFO UTILI:
MAO Museo d’Arte Orientale – Via San Domenico 11, Torino https://www.maotorino.it/it/
PALAZZO MADAMA palazzomadama@fondazionetorinomusei.it – t. 011 4433501 www.palazzomadamatorino.it
Anna Scotton
annas@vicini.to.it
Lascia un commento