“La vera amicizia consiste nel poter rivelare all’altro la verità del cuore”

Papa Francesco

 

Dipendenza da smartphone

Ecco il decalogo per la salute digitale

“Un patto tra istituzioni, scuola e famiglie per fermare l’emergenza”

La tecnologia, protagonista indiscussa del nostro tempo, apre scenari straordinari. Ma alle luci si accompagnano anche ombre, come dimostra il caso del quindicenne torinese arrivato in pronto soccorso a Orbassano per una crisi di astinenza da smartphone, o la vicenda di una bambina romana che, quando la mamma le ha tolto il telefonino, si è lanciata dalla finestra.
Due episodi raccontati recentemente dalle cronache che accendono i riflettori sui rischi legati all’uso precoce e incontrollato della tecnologia tra i più giovani, con inevitabili (e drammatiche) ripercussioni sulla loro salute mentale. A tal proposito, per discutere di possibili azioni preventive e culturali di aiuto all’uso inevitabile, ma intelligente, della tecnologia, l’Intergruppo Parlamentare Prevenzione e Riduzione del Rischio presieduto dall’Onorevole Gian Antonio Girelli ha organizzato una conferenza stampa sul tema, per accendere un faro su un problema emergente ed in continua crescita. Analizzando i dati, e i casi portati dagli esperti, si è cercata di individuare la strada per superare l’emergenza attraverso un patto tra istituzioni, esperti, scuola e famiglie , partendo dalla presentazione di un decalogo utile ai genitori per preservare la salute digitale dei propri figli.
Si deve prendere atto – ha dichiarato l’onorevole Gian Antonio Girelli, presidente dell’Intergruppo – che è necessario normare ed educare all’uso degli strumenti che la scienza ci consegna. Non farlo significa diventarne più o meno consapevolmente “dipendenti”. Solo anticipando gli scenari, senza timori ma anche senza superficiali ottimismi, si vince la scommessa, si evita che la tecnologia diventi un’arma impropria e sia, invece, una grande risorsa”.
  1. Essere un modello positivo di comportamento digitale
  2. I bambini imparano osservando: anche gli adulti devono mostrare un uso moderato, consapevole e relazionale dei dispositivi, evitando l’iperconnessione e dando valore ai momenti di qualità in famiglia. Anche i genitori e gli educatori devono formarsi nell’approccio al digitale: spesso sono pessimi utenti, poco consapevoli dello strumento e inconsapevoli delle sue ricadute educative e relazionali.
  3. Stabilire regole chiare sull’uso della tecnologia. Definire con i figli orari precisi, limiti di utilizzo e spazi della casa in cui la tecnologia non è ammessa, coinvolgendoli nella creazione delle regole per aumentarne l’efficacia.
  4. Proporre valide alternative offline
  5. Attività fisiche, giochi creativi, letture condivise, esperienze all’aperto e momenti di noia produttiva sono fondamentali per uno sviluppo equilibrato e per ridurre l’attrattiva degli schermi.
  6. In questo quadro, è importante valorizzare anche la lettura tradizionale come fonte di crescita e formazione “diversa” dal digitale: un nutrimento per la mente e l’immaginazione che sviluppa concentrazione, empatia e spirito critico.
  7. Vietare l’uso dei dispositivi come strumento di consolazione o distrazione. Offrire uno schermo per calmare un bambino impedisce lo sviluppo della sua capacità di riconoscere e gestire le emozioni. I dispositivi non devono sostituire la presenza, l’ascolto o il dialogo.
  8. Proteggere i momenti relazionali
  9. I pasti, il tempo prima di dormire, le conversazioni familiari e le attività condivise devono rimanere liberi da distrazioni digitali per favorire legami affettivi e comunicazione autentica.
  10. Adeguare l’uso dei dispositivi all’età
  11. Nessuno schermo prima dei 2 anni
  12. Prima dei 5 anni, mai schermi accesi senza la presenza attiva di un adulto
  13. Prima dei 12 anni, evitare l’accesso autonomo ai social e a internet
  14. L’uso precoce e non mediato dei social espone a rischi emotivi, relazionali e cognitivi. È bene accompagnare gradualmente il bambino alla scoperta del digitale, con strumenti sicuri e protetti.
  15. Supervisionare attivamente
  16. Condividere il tempo online, conoscere le app utilizzate dai figli, dialogare su ciò che vedono e vivono in rete è parte essenziale della responsabilità genitoriale.
  17. Riconoscere i segnali di allarme
La ricerca ossessiva del dispositivo, le reazioni aggressive alla sua assenza e crescente isolamento dalle attività quotidiane possono indicare una dipendenza in atto.
In presenza di questi segnali, è importante consultare un professionista della salute mentale. Agire insieme come comunità educante.
La prevenzione è più efficace quando scuola, famiglia, sanità e istituzioni lavorano insieme. È tempo di unire le forze per garantire ai nostri figli una crescita digitale sana, sicura e consapevole.

Angelo Tacconi

loris@vicini.to.it

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