Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

AxTO: il piano per le periferie

È del 23 agosto scorso il comunicato con cui la nuova Giunta Comunale di Torino informa dell’approvazione del piano AxTO di riqualificazione delle periferie cittadine.
AxTO è un progetto che la Città Metropolitana di Torino ha presentato alla fine di agosto al governo per poter accedere al bando per ottenere un finanziamento statale di 18 milioni di euro, che si andrebbe a sommare al budget già presente nelle casse comunali, costituito da investimenti pubblici e privati, per un totale di 41 milioni di euro, somma necessaria per una profonda trasformazione del territorio urbano.

Le fragilità della periferia torinese sono largamente legate alla crisi economica e alla mancanza di risorse degli ultimi anni, che hanno determinato livelli di cura del patrimonio fisico appena sufficienti e un faticoso mantenimento dei servizi essenziali di welfare.

AxTO 2

AxTO, è stato redatto grazie al lavoro svolto congiuntamente da tutte le divisioni dell’Amministrazione comunale e abbraccia tutte le 94 aree in cui è stata suddivisa la città, per ognuna delle quali sono stati analizzati vari aspetti e fattori tra cui tasso di scolarità, livello di occupazione e stato del patrimonio edilizio, sono state inoltre identificate in Mirafiori Sud e Barriera di Milano le zone a cui dedicare maggior attenzione, fermo restando al fatto che il progetto interessa il territorio cittadino nella sua globalità.

Il progetto ha validità per il triennio 2017-2019 e ha l’obiettivo di aprire la strada ad un percorso di rigenerazione e innovazione di più lungo periodo. Grazie al programma Torino Social Innovation e alle sinergie tra AxTO e altre iniziative della Città (PON Metro, Co-City, Urban Barriera, Progetto Aurora) si intende sostenere la nascita di progetti in grado di rispondere a bisogni sociali emergenti e trasformare idee innovative in servizi, prodotti, soluzioni in grado di creare al tempo stesso valore economico e valore sociale.

Nel progetto, già imbastito dalla precedente Amministrazione, sono state analizzate tutte le problematiche cittadine dal degrado fisico-edilizio alle emergenze sociali, ed è stato improntato dalla nuova, in modo da seguire la logica dei “Micro interventi” e non alla sola progettazione di grandi opere. Il percorso da seguire è volto ad organizzare il territorio in modo che ogni quartiere abbia un proprio bagaglio di attrazione e possa essere in grado di contribuire attivamente allo sviluppo di una città omogenea ed equilibrata.

La partecipazione degli abitanti, la collaborazione tra cittadini e istituzioni è il terzo elemento chiave del progetto AxTO, legato ad esperienze come la rete cittadina delle Case del Quartiere, edifici pubblici nei quali si concentrano funzioni collettive, servizi, occasioni di incontro e socialità, o il “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani”, approvato dal Consiglio Comunale nel gennaio del 2016.

Il piano prevede 44 azioni suddivise in 5 assi di intervento: Spazio pubblico, Casa, Lavoro e commercio, Scuola e cultura, Comunità e partecipazione e si riferiscono alle seguenti tipologie di azione, previste dal Bando: Qualità del decoro urbano, Manutenzione e riuso del patrimonio pubblico, Accrescimento della sicurezza territoriale, Potenziamento dei servizi di scala urbana e del welfare, Mobilità e adeguamento infrastrutturale.

Delle 44 azioni previste dal bando, 8 non prevedono contributo statale in quanto interamente finanziate dalla Città o da soggetti privati; 10 avranno una copertura mista tra fondi richiesti e cofinanziamenti pubblici e privati; le restanti 26 saranno a totale copertura statale.
Vediamo di dare parola a tutti i numeri.

  • ASSE 1: SPAZIO PUBBLICO. Le azioni sono caratterizzate da un legame con i processi di utilizzo e “appropriazione” dei luoghi del vivere collettivo., oltre che dall’attenzione agli aspetti ecologico-ambientale, di sicurezza degli edifici, delle infrastrutture e degli impianti. Gli interventi per questo primo asse comprende 21 azioni, tra cui un grande intervento per risanare 35 strutture scolastiche: recupero funzionale e messa in sicurezza, bonifiche, riordino spazi esterni e nuovi accessi con un impegno complessivo di circa 3 milioni di euro. Due milioni vanno alla manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi; e poi i mercati rionali e coperti (mercato del pesce di Porta Palazzo e mercato di via Negarville), Palazzetto dello Sport, piscine, Mausoleo della Bela Rosin, strutture per l’assistenza e i servizi sociali, giochi bimbi, alberate e bike sharing – 200mila euro per 8 nuove stazioni – e manutenzione del Parco Dora – lotto Valdocco, che prevede un impegno di 4,7 milioni di euro per completare l’accesso al parco dalla Spina centrale.
  • ASSE 2: CASA. Ha l’obiettivo di innalzare gli standard di sicurezza degli alloggi e il completamento di interventi di riqualificazione. il secondo asse comprende la manutenzione straordinaria di case Atc (circa 2,7 milioni complessivi, beneficiari soprattutto gli alloggi in zona Vallette-Lucento), il completamento del P.R.U. Grosseto e l’acquisizione di circa 40 alloggi dal demanio da destinare a edilizia popolare.
  • ASSE 3: LAVORO E COMMERCIO. Le attività sono concepite per essere flessibili, accessibili, orientate a sostenere innovazione in grado di produrre, già nel breve periodo, ricadute positive sul territorio sul piano sociale e occupazionale, attraverso nuove regole di engagement tra pubblico e privato basate sull’assunzione condivisa del rischio. Le tre azioni proposte sono orientate all’innovazione: avvio del centro per l’innovazione ex Incet – 14 milioni esclusivamente da fondi privati -, innovazione e start up in zone periferiche: fondi per la formazione e l’avvio al lavoro in imprese del territorio, e interventi di innovazione sociale. Altri fondi al Centro Lavoro Torino di via Carlo del Prete e ai Programmi di riqualificazione commerciale.
  • ASSE 4: SCUOLA E CULTURA. La qualità e gli elementi di innovazione vanno individuati: a) nella volontà di superare una logica legata all’evento culturale, per privilegiare una diffusione sul territorio di produzioni culturali e occasioni di socialità che hanno come obiettivo una sedimentazione di lungo periodo; b) nell’individuazione di strumenti partecipati di individuazione delle iniziative da sostenere e finanziare; c) nella volontà di promuovere una diffusione territoriale delle opportunità, dai cortili delle scuole alla biblioteca mobile. È previsto per questo quarto asse il finanziamento di azioni di inclusione sociale e sostegno all’attività didattica come, ad esempio, “Provaci ancora Sam”, “Plurilinguismo” e “La scuola dei compiti”, lo stimolo del protagonismo giovanile e l’uso pubblico dei cortili scolastici. Ma ci sono anche 300mila euro per il progetto Bibliobus, ovvero la creazione di una biblioteca itinerante che porti il servizio anche in zone non servite dalle biblioteche. Infine, la realizzazione di un percorso tematico sulle lavorazioni dei metalli nel Parco Dora, per sottolineare la sua valenza di parco industriale (la “Valle del Ferro”).
  • ASSE 5: COMUNITÀ E PARTECIPAZIONE. Questo asse interseca trasversalmente l’attuazione delle azioni previste dagli altri assi. Gli elementi innovativi e di qualità vanno dalla sperimentazione di strumenti di e-government e social mapping, alla gestione condivisa dei beni comuni, dalla rete cittadina delle Case del Quartiere, più volte riconosciute come una best practice anche a livello internazionale, alle azioni di contrasto al razzismo e alle discriminazioni. Tratta di progetti di costruzione della cittadinanza attraverso la condivisione e soluzione di piccoli problemi del territorio, un percorso partecipato e sostenuto da nuclei attivi nel confronto con i cittadini che diventano attori del cambiamento, anche attraverso l’utilizzo di strumenti on line: “Assistenza tecnica e accompagnamento sociale”, “MiraMap”, “WeGovNow”, Case del Quartiere e Progetto Porta Palazzo, “Cura dei beni comuni”, “Info… always on!”.

Il progetto AxTO promuove quindi un miglioramento della qualità urbana attraverso processi di cura e manutenzione del bene pubblico, di diffusione di servizi e di collaborazione con cittadini e operatori economici. La capacità del progetto di agire come un attivatore di risorse pubbliche e private – economiche e non – è evidenziata: 1) dall’insieme articolato di investimenti infrastrutturali diffusi, in grado di migliorare l’assetto dei servizi e degli spazi pubblici, attraverso un significativo riequilibrio policentrico; 2) dalla realizzazione del polo innovativo dell’INCET grazie a un mix di investimenti pubblici e privati; 3) dal sostegno a start-up d’impresa, a progetti di inclusione, alla produzione culturale, al tessuto associativo e del terzo settore, azioni che, con un finanziamento richiesto di 2.650.000 €, sono in grado di generare investimenti privati almeno equivalenti.

Daniela Ghirardi
danielag@vicini.to.it

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