“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

Il vintage anche nello sport amatoriale.

L’attività fisica è essenziale per la nostra salute, ormai lo sappiamo tutti, ed anch’essa segue le mode, soprattutto nei centri per il fitness.
Negli anni ’80 dominava l’aerobica, dopo fu il turno dell’ acquagym, mentre qualche anno fa il pilates ha entusiasmato il pubblico femminile di ogni età.
Ora il vintage ha contagiato anche lo sport del tempo libero: dunque, ecco il revival delle bocce, dell’hula hop, del salto alla corda, con numerosi corsi proposti nelle palestre.
Naturalmente, vista la tendenza ad aggiornare i termini, il salto con la cara, vecchia corda è diventato il jumping rape, utilizzato come prezioso alleato per altre forme di allenamento.
L’hula hop, che divenne famoso negli anni ’50, conosce nuova vita nelle lezioni di hula-fit organizzate nei centri sportivi più attenti alle mode. In un’ora di allenamento si bruciano 400 calorie. Lo pratica anche Michelle Obama, la quale sicuramente ha contribuito non poco alla rinascita del cerchio, caro alla generazione delle nonne.
Anche le bocce conoscono un periodo di rinnovato interesse sportivo, non solo come sano passatempo dei pensionati alla bocciofila. E’ un esercizio fisico rilassante, ha il vantaggio di essere praticato all’aperto e migliora concentrazione ed equilibrio. Molti villaggi turistici organizzano tornei di bocce.
Per un popolo di sedentari quale il nostro, ben vengano le proposte a praticare attività fisica, vintage o futuribile che sia. Il movimento è un alleato troppo importante per essere trascurato, basta anche una normale camminata che non passa mai di moda. Purtroppo, noi invece ci stiamo ormai perfezionando in uno “sport” che ha anch’esso il sapore del passato, recuperato dalle generazioni del dopoguerra: il tirare la cinghia.

Rossella Lajolo
rossellal@vicini.to.it