Riceviamo e pubblichiamo la recensione di una nostra lettrice insegnante, attenta alle questioni educative trattate nei film.
Il lungometraggio di Patricia Font intreccia il presente di Ariana con il passato di suo nonno Carlos, dando vita a un racconto avvincente ispirato a fatti realmente accaduti durante il regime franchista. Indagando sugli anni della giovinezza del nonno, Ariana viene a conoscenza della particolare storia del maestro Antoni Beneiges, colui che si è preso cura di Carlos e che gli ha insegnato a leggere e scrivere quando il padre è stato arrestato.
La storia è ambientata nel 1936 in Spagna, più precisamente a Bañuelos de Bureba, un piccolo borgo che sorge vicino alle campagne di Burgos, nel quale il maestro Antoni viene mandato ad insegnare. L’innovazione didattica del docente lo porta a sfidare le convenzioni dell’epoca, mettendolo in contrasto con la popolazione locale e le istituzioni spagnole.
Antoni prende come riferimento l’esperienza di Célestin Freinet, pilastro della pedagogia popolare: rivoluziona il sistema scolastico locale, aprendo le porte della scuola a tutti i bambini, maschi e femmine, dando così vita alla classe mista. Egli, partendo dalle esperienze di vita quotidiana dei bambini, insegna loro concetti nuovi e fonda il suo modo di lavorare sulla laicità della scuola, rimuovendo il crocifisso dalla classe, perche la religione non va imposta.I cardini principali del suo modo d’insegnare sono l’outdoor education, in quanto promuove spesso attività all’aperto, alla scoperta del mondo circostante, e la cooperazione, in modo particolare utilizzando la tipografia a scuola per la realizzazione di quaderni scritti e stampati dai bambini, nei quali raccontano le loro esperienze, storie ed emozioni. È proprio attraverso questa attività che il maestro viene a conoscere che molti dei suoi studenti non hanno mai visto il mare: il quaderno, frutto dei racconti dei bambini, si rivelerà cruciale per la conclusione della narrazione. Da vedere, per insegnanti e non solo.
Con: Enric Auquer, Laia Costa, Luisa Gavasa
Voto: 8,5
Il film è in programmazione presso alcuni cinema cittadini.
Silvia DESTRO
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