Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

“C’erano solo case…” Lo scrittore Perissinotto “padrino” della Biblioteca

Inaugurata la rinnovata Blblioteca Carluccio a Pozzo Strada

Il Sindaco Lo Russo con l’inaugurazione di sabato 17, ha consegnato al quartiere la biblioteca restaurata e rinnovata. C’è il coro CAI UGET, la Banda Musicale del Corpo di Polizia Locale della Città che intrattiene con Jingle Bells e suona l’inno nazionale quando il Sindaco con fascia tricolore scopre la targa che porta il logotipo “bct”.

Un simbolo per il quartiere e soprattutto una promessa mantenuta ” esordice Lo Russo. Un impegno mantenuto con difficoltà, per il quale “ il primo ringraziamento va all’ assessora Rosanna Purchia che ha la delega alla Cultura ed alle bilioteche; senza di lei oggi non saremmo qui ”. Ringrazia inoltre tutti i servizi del Comune ed in particolare il Servizio biblioteche, che hanno saputo gestire le difficoltà che questo compito presentava. Le biblioteche, luoghi “ non solo di lettura ma anche luoghi che consentono alle persone di stare insieme. Chissà quanti ragazzi e ragazze hanno potuto conoscersi qui seduti sui gradini della biblioteca, quanti si saranno fidanzati venendo qui a studiare. E quanto questa biblioteca sia parte di questo quartiere lo sta a dimostrare  la presenza di tanti cittadini qua oggi ”. Nel tempo saranno 18 le biblioteche ripristinate o rinnovate che questa Amministrazione intende lasciare alla città al termine del proprio mandato. Tra queste, la Grande Biblioteca civica di Corso Massino d’Azeglio . “Dove si andavano a vedere le auto o gli abiti da sposa o mobili, diventerà il luogo della cultura per definizione, il luogo del libro. Un grande polo culturale, che oltre alle 18 bliblioteche riaperte includerà 98 scuole della città su cui intendiamo intervenire“.

Di raccontare il “C’era una volta” si incarica Alessandro Perissinotto, scrittore e docente universitario, nominato “padrino” della Biblioteca.

Gli scrittori hanno orrore per i luoghi comuni ” dice Perissinotto. “Ma oggi, io una frase fatta la devo dire: quando ero giovane, qui era tutta campagna. L’ho detta. L’ho detta perché è vero. C’erano le pecore, le fabbriche; la Utet, poi diventata il Continente. Sono nato vicino a Corso Brunelleschi ma ho visto crescere questo quartiere fin da prima. Ma è la nascita della Biblioteca e del centro sportivo Trecate che ci hanno fatto sentire quartiere. Prima eravamo case. Prima eravamo un luogo che non era più campagna, ma che non sapeva ancora cos’era. Era i tram per andare in centro. Non c’era la consapevolezza di un luogo vissuto. Poi è arrivata la biblioteca. E poi è arrivato un modo per stare insieme. Si veniva qui a studiare. Io qui non ho trovato la fidanzata… ma ho studiato, ho studiato tanto…” “Oggi la cultura sembra viaggiare su altri canali. Oggi in Francia le biblioteche pubbliche non ci sono più, si chiamano Mediatheque, perché ci sono altri media; altre cose”. “Noi docenti quando c’è stata la pandemia, pur abituati a trovare i nostri materiali in internet, tutto a portata di click, ci siamo detti, ci manca qualcosa, un edificio un luogo, un simbolo.  C’è l’idea che ad un certo punto la cultura si aggrega, Diventa un oggetto, il libro. Diventa un posto. Pur in una società distribuita e unita dalla Rete, abbiamo bisogno di un posto. Quando i posti chiudono ci sembra che ci venga tagliato qualcosa. Quando riaprono ci sembra di rinascere. Per questo sono molto orgoglioso di essere il padrino di un posto, la biblioteca”.

La Presidente della Circoscrizione 3 Francesca Troise chiude con i rigraziamenti a Sindaco e Consiglieri di Circoscrizione; a Cecilia Cognini, responsabile del Servizio biblioteche e alle persone che hanno lavorato con lei; ad Alessandro Perissinotto; alla famiglia Carluccio, presente con il nipote Alessandro che ha ricordato “il nonno” ed i pronipoti che hanno regalato alla biblioteca due alberi, (“tre” precisa una delle nipotine, “giusto, tre“), anche questa una relazione con la comunità.

Un percorso lungo, complicato da sempre nuovi problemi sulla sicurezza che sembravano allontanare la riapertura. “La nostra comunità mai si è rassegnata a perdere la sua blblioteca in questi 8 anni e ha sempre mantenuto viva l’attenzione sulla biblioteca, a credere che questo momento sarebbe arrivato”. “Siamo in un mondo in cui la cultura la trovi ovunque. Ma noi abbiamo trovato i  motivi per la riapertura. Per un luogo di studio per le nostre migliaia di studenti, per le persone anziane del nostro territorio, per le persone sole che qui possono trovare socialità. Per le persone che vengono da altri Paesi e devono imparare la lingua, per la partecipazione della cittadinanza. Diciamo che riapriamo per includere, per far coincidere la biblioteca con la nostra comunità“.

I numeri della biblioteca, aperta dal 19 Dicembre:

  • 9385 volumi ;
  • 49 posti a sedere per adulti; 21 posti a sedere per bambini
  • 1 postazione di interrogazione del catalogo online
  • postazione di autoprestito
  • postazione di navigazione Internet (in arrivo)
  • 1 sala giornali e riviste
  • 1 spazio incontri

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

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