“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

TEXTILES ARE BACK

La nuova Sala tessuti di Palazzo Madama

La collezione di tessuti e moda di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, comprende circa 4.000 manufatti ed è tra le più importanti in Italia: del resto Torino  è stata capitale della moda fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Dal 21 dicembre 2022 più di 50 opere  tornano a essere esposte nella sala a esse dedicata al secondo piano del museo. L’allestimento, che riproporrà a rotazione nuove opere della raccolta, andrà mutando periodicamente, così da preservare la corretta conservazione dei beni.

Dalla collezione di abiti e accessori di moda è esposta una scelta di capi, che spazia dal XVII secolo agli anni Venti del XX secolo. Alcuni di essi sono stati oggetto di restauro e di studio in anni recenti. La riapertura della sala è occasione per vedere  un giuppone ricamato con i nodi di Casa Savoia, unico capo seicentesco – oggi conservato –  riferibile con certezza al casato, un’andrienne confezionata con un ricchissimo lampasso lionese precedente la metà del Settecento, un abito femminile in stile Impero in leggerissima garza di seta e due briosi vestiti in stile Charleston di sartoria milanese. Per la prima volta è esposto anche un sorprendente banyan, veste da casa maschile, in seta dipinta in Cina e confezionata in Europa nel terzo quarto del Settecento. È presentato con un habit in velluto miniatura ricamato a fiori e diversi accessori maschili in una vetrina ambientata, che racconta il piacere del vestirsi e l’agio della vita dei gentiluomini nel secolo dei Lumi.

All’attualissimo tema del riuso ci avvicina, infine, un interessante abito degli ultimi anni dello stesso secolo, che fu oggetto di un riadattamento per adeguarsi alle nuove esigenze di una neo-mamma ed essere comodo per l’allattamento. Per quanto riguarda i tessuti, ai frammenti copti in lino e lana lavorata ad arazzo –  i più antichi del museo – provenienti da Antinoe, città del Medio Egitto fondata dall’imperatore Adriano, seguono i tessuti medievali, che documentano la magnifica produzione delle manifatture seriche del bacino mediterraneo e dei primi importanti centri manifatturieri italiani. Per molti secoli la produzione e la lavorazione della seta sono stati un segreto ben protetto dalla Cina, filtrato poi attraverso l’Asia centrale e l’Iran sasanide. Solo alla fine del VI secolo l’industria della seta si insedia nel Mediterraneo orientale bizantino e si estende poi verso occidente, seguendo l’espansione islamica. Le preziose stoffe di seta giungono allora nell’Europa cristiana quali doni diplomatici ed entrano nei palazzi imperiali e papali e nei tesori delle cattedrali come involucro delle sacre reliquie.

Tra il XII e il XIII secolo la tessitura della seta ha inizio finalmente in Italia: a Venezia, a Lucca e a Firenze. I velluti italiani operati, lavorati con filati d’oro e d’argento, sono i tessuti più richiesti da ogni corte del Rinascimento. Ne vediamo a Palazzo Madama due esemplari eccellenti: un magnifico telo cremisi veneziano tagliato a due altezze, storicamente detto alto-basso, e un ampio frammento di velluto di seta rossa e oro filato dal tipico disegno tardo quattrocentesco dei fiori di cardo, già parte di una veste liturgica.

Numerosi tra questi tessuti, esposti nelle sale del Museo Civico tra gli ultimi decenni del XIX e i primi del XX secolo, furono riprodotti in quegli anni da manifatture tessili italiane, in particolare dalla manifattura torinese Guglielmo Ghidini. Fondata nel 1865, fabbrica di seterie e broccati d’oro, aveva stabilimento alla Barriera di Casale, sull’attuale piazza Gozzano, e dava lavoro a oltre trecento operai. Nel nuovo allestimento, Palazzo Madama espone alcune delle stoffe riproducenti modelli della sua collezione, per ricordare il ruolo che il Museo Civico, museo d’arte applicata all’industria, realmente svolse nei confronti delle attività produttive della città, a cui offrì opere di alto valore artistico che costituirono modello e fonte di ispirazione per riqualificare la produzione contemporanea.

INFO UTILI:

ORARI:  Lunedì e da mercoledì a domenica: 10.00 – 18.00. Martedì chiuso

BIGLIETTI: Incluso nel biglietto di ingresso al museo: intero € 10,00 | ridotto € 8,00  Gratuito Abbonamento Musei e Torino+Piemonte card

INFORMAZIONI:   palazzomadama@fondazionetorinomusei.it   – t. 11 4433501                                                                        www.palazzomadamatorino.it

 

Anna SCOTTON

annas@vicini.to.it

 

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