A Palazzo Madama, in Corte medievale, è stata allestita la mostra Teatri e teatrini. Le arti della scena tra Sette e Ottocento nelle collezioni di Palazzo Madama, a cura di Clelia Arnaldi di Balme. L’esposizione è dedicata alla storia del teatro e al mondo complesso che si muove nel Settecento e nell’Ottocento intorno alla messa in scena degli spettacoli, in tutte le sue forme, dai raffinati teatri di corte agli apprezzati teatrini di marionette.
Il teatro d’opera in musica si è giovato dall’originalità delle scenografie e dalle macchine sceniche, dalla ricchezza dei costumi e delle decorazioni. Nel Settecento le mutazioni di scena, definite “comparse”, dovevano essere molte, meravigliose e varie, in quanto elemento essenziale di richiamo. Nell’Ottocento gli spettacoli presero a circolare in un tessuto teatrale allargato, in cui la stessa opera veniva rappresentata contemporaneamente in sale e città diverse. I teatri non erano più privilegio di pochi, si moltiplicavano numerosi sul territorio ed erano affollatissimi. Per il carnevale del 1858 a Torino si diedero ben 28 opere in musica in cinque teatri; nel 1860 si rappresentarono 46 opere in nove sale. E la città contava allora circa 200.000 abitanti.La mostra dà conto di questa varietà. Dalle opere di Filippo Juvarra legate al teatro romano del cardinale Ottoboni e all’attività per il Teatro Regio di Torino, contenute nei primi due volumi di disegni dell’architetto messinese, ai bozzetti scenografici dei Galli da Bibiena, dei fratelli Bernardino, Fabrizio e Giuseppe Galliari, di Pietro Gonzaga e di Romolo Liverani, realizzati per i teatri di Torino, Milano e Parma dal 1750 a tutto il secolo successivo. Accanto ai disegni si potrà ammirare il ventaglio raffigurante il Teatro Regio e il Teatro Carignano con i palchi e i nomi degli occupanti nella stagione teatrale del 1780 – 1781. Anche il teatro di marionette era una forma di spettacolo molto amata, soprattutto nel corso del XIX secolo. La mostra è l’occasione per esporre per la prima volta una selezione di cinque fondali per teatrini, dalla raccolta di quindici scenari giunti a Palazzo Madama nel 1984 grazie al legato di Mario Moretti, ingegnere e esperto d’arte, di musica e di teatro, che li rinvenne abbandonati in un deposito, li acquistò e da appassionato collezionista ne ricercò l’origine e le vicende. Tutte queste opere devono la loro sistemazione storica e bibliografica a Mercedes Viale Ferrero (1924 – 2019), studiosa torinese, figlia di Vittorio Viale, che fu direttore del Museo Civico d’Arte Antica di Torino dal 1930 al 1965. Nel 2024 si celebra il centenario della nascita di Mercedes: a lei e alla sua indimenticabile passione per la storia del teatro è dedicata la mostra.
Anna SCOTTON
annas@vicini.to.it
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