Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Visti a Venezia

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Presentati in questi giorni alla 74 ^ Mostra del Cinema di Venezia, quando usciranno nelle sale torinesi West of Sunshine, di Jason Raftopoulos, regista australiano di origine greca, e No Date, No Signature, dell’iraniano Vahid Jalilvand, non perdeteli.

Sono esempi di un cinema che non consola, ma che fa riflettere sulle debolezze umane e che ti resta appiccicato addosso.

West of Sunshine racconta la giornata di un bambino e di un padre imperfetto, col vizio del gioco: dopo essersi perso alle corse di cavalli la stima della moglie, l’uomo butta via pure il gruzzolo che gli consentirebbe di pagare un grosso debito e di salvare la sua stessa vita. Il regista, che ha dichiarato di essersi ispirato al cinema neorealista italiano, attraverso gli insistiti primi piani mette a nudo l’anima del protagonista, rendendolo agli occhi degli spettatori e del figlio sorprendentemente vero.

No date, No Signature
No date, No Signature

No Date, No Signature affronta il tema delle conseguenze prodotte da una verità inconfessata, per paura o convenienza.

E convince la messa in scena della spirale di effetti tanto imprevisti quanto devastanti di un silenzio di comodo, in cui cadono sia il padre di famiglia, messo in ginocchio dalle difficoltà economiche, sia il medico, uomo pavido anche se all’apparenza irreprensibile. Ottimamente recitate, queste pellicole invitano a riflettere su temi quali i modelli genitoriali e i valori etici del nostro tempo.

La kermesse veneziana ha presentato, più o meno nelle stesse ore, un film già visibile in sala: si tratta di La vita in comune, di Edoardo Winspeare, regista salentino considerato una delle figure di spicco del cinema meridionale italiano. In bilico tra commedia, favola e parodia – come molto recente cinema di casa nostra – la vicenda della possibile rinascita di una piccola comunità per merito di un sindaco che ama la poesia e di alcuni pittoreschi compaesani, nella sostanza delude, non riuscendo a parlare nè alla mente nè al cuore.

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Anna Scotton
annas@vicini.to.it

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