Se quest’Italia è il paradossale Paese di scrittori che non leggono, tanto vale attrezzarsi. E’ quanto provano a fare le lezioni di scrittura offerte dalla manifestazione editoriale in corso al Lingotto. Dopo la brillante dissertazione di Stefania Bertola (10 maggio), si torna a casa pronti a scrivere una storia d’amore o, come preferibilmente si dice oggi, un romance. Elencati gli ingredienti di sicuro successo: una protagonista che, nonostante i cambiamenti sociali (infatti gli astanti ipotizzano un’influencer), non può mai essere di status superiore al partner, il quale, sebbene si presenti come uno sguattero, un metalmeccanico o un operatore ecologico, si rivelerà verso la fine delle 200 pagine con ascendenze danarose borghesi o addirittura aristocratiche. Ma per arrivare all’happy end occorrono – sempre in auge lo schema della fiaba definito da Propp – un’ abbondante dose di ostacoli, superati grazie a inaspettati aiutanti. L’ambientazione può essere realistica(e come città romantica si afferma, a sorpresa, Torino) anche se i più audaci grazie a Google potranno puntare su New York piuttosto che Bali, a mò di novelli Salgari.
Ha stimolato l’ uditorio alla composizione di racconti, invece, Guido Catalano (sabato 11 maggio), attraverso un live di storie surreali, dallo stile ironico, più spesso autoironico, com’è la produzione dello scrittore torinese, i cui versi vanno molto forte in rete. Inizia col botto citando Stephen King: “Un racconto è come un bacio veloce, nel buio, ricevuto da uno sconosciuto”. Amore e paura, la cifra dell’autore prediletto. Versi più che liberi, anarchici, costruiscono i componimenti poetici di Catalano, che – a ben vedere – sarebbero racconti brevi, se non si ostinasse ad andare a capo… Qual è la benzina che muove la scrittura? Ascolto, osservazione e poi leggere, leggere tantissimo. Infine l’innata capacità di una chiusura che colpisca e sorprenda, il talento per quel “finale di potenza” che o ce l’hai o non ce l’hai.
E, comunque, non si dica che i giovani non leggono. Esiste una nutrita schiera di lettori adolescenti grazie a #BookTok.Oltre che dalle piattaforme, la conferma arriva dal Salone che ha uno spazio apposito in cui nuovi influencer vengono intervistati e consigliano i loro libri preferiti, click lit o “romantici”, o che provengono dal mondo dei fantasy e dei fumetti: insomma tra i young adult della generazione Z leggere può essere di tendenza.
Anna SCOTTON
annas@vicini.to.it
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