“La grande saggezza”, la bella mostra che le Gallerie d’Italia dedicano alle fotografie di Cristina Mittermeier non poteva avere foto più azzeccata di quella, splendida, della locandina di presentazione. Un lupo che guarda l’obiettivo e lo penetra, quasi a volere fortemente trasmettere un messaggio di consapevolezza ed insieme di avvertimento.
Le 90 fotografie di Cristina Mittermeier, fotografa, biologa marina e attivista che, nel corso degli anni, ha documentato la bellezza del nostro pianeta, stanno lì a dirci tutte la stessa cosa: il nostro pianeta è ancora bellissimo e ricco di cultura tramandata e ricchezze naturali, dobbiamo preservarlo e difenderlo dalla nostra stessa smania di possesso.
Proprio perché conosce profondamente le culture di cui si è occupata nei suoi reportage, la fotografa ha maturato l’idea di “enoughness”, cioè un modo di pensare al nostro posto nell’ecosistema globale che incoraggi una comprensione più profonda di come il nostro modo di stare nel mondo e le nostre scelte quotidiane abbiano un impatto sul pianeta e sul clima. Attingendo a migliaia di anni di saggezza arcaica e ancestrale, la pratica dell’averne a sufficienza ci permette di allineare le nostre decisioni con i cicli naturali che ci sostengono.
L’enoughness nasce dal riconoscimento e dall’apprezzamento di ciò che già abbiamo e di ciò che già siamo. È una mentalità che riconosce che possediamo un valore intrinseco e che i beni materiali e l’affermazione sociale non sono gli unici fattori determinanti della nostra felicità e realizzazione.
Le foto che scorrono, tutte magnifiche dal punto di vista tecnico ed espressivo, raccontano sia storie di comunità di tutto il mondo che mantengono un legame con la natura e comprendono profondamente il delicato equilibrio del nostro ecosistema sia la fragilità dei nostri oceani a scapito dell’ecosistema comprendente animali e piante.
Nell’intervista che la fotografa rilascia nel video di presentazione, si dichiara “ottimista” sul fatto che i messaggi di sensibilizzazione ambientale, invitando il pubblico a riflettere sulla fragilità dell’ecosistema terrestre e sull’urgente necessità di adottare pratiche sostenibili per garantire un futuro migliore per il pianeta e per le generazioni future, possano a poco a poco diventare parte integrante del sentire comune.
Gallerie d’Italia
dal 14 marzo al 1 settembre 2024
Piazza San Carlo, 156
Giulia Torri
giuliat@vicini.to.it
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