Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Tutto quanto fa spettacolo.

Parafrasando Shakespeare che giudicava il mondo un palcoscenico, potremmo dire che Torino, in questi giorni, più palcoscenico di così non potrebbe essere: un Salone del libro da record, innanzitutto.

Folle di persone in coda (eh no, il problema code interminabili, con tutta la buona volontà, non si risolve…) per partecipare al grande rito dell’adorazione del totem libro. Fra i misteri che rendono ancora più affascinante l’evento è la relazione tra la percentuale di libri letti in un anno dall’italiano medio (circa sette) e l’accalcarsi dell’universomondo tra gli stands.

E si capisce che dato che quasi a nessuno ormai si nega la maternità/paternità di un libro, sia esso la propria autobiografia, o i consigli per avere una vita scevra da intoppi, o le rimembranze della cucina della nonna, considerando i bambini in età prescolare o gli anziani affetti da cataratta inoperabile, quasi una trentina di milioni di italiani presenta la sua opera alla fiera. Poi aggiungiamoci le star letterarie indiscusse, i cantanti, gli attori, gli influencer, i cuochi, i politici in servizio permanente effettivo o ex, ecco che la mole di libri presentati è smisuratamente superiore a quei miseri 7 che ogni lettore medio si merita. Ma tant’è, i calcoli matematici sono misteriosi quanto il perché i generali vendano più di due copie dei loro libri.

Dicevamo di Torino. Tornato a brillare il sole, si sguinzagliano per le strade sabaude frotte di turisti dalle parlate esotiche, maratoneti partecipanti a piccole e medie kermesse, famigliole corredate come minimo di due cani ciascuno che si azzuffano amabilmente con altre coppie di cani di altre famigliole a zonzo. Tutto è illuminato, in questi giorni Torinesi di festa, sembra che il libro traini, il turismo traini, la brioche quadrata ha abbattuto gli ultimi tabù e traina.

Persino l’aurora boreale si è spostata da ‘ste parti e traina.

Che gran palcoscenico è diventato la nostra città.

Giulia Torri

giuliat@vicini.to.it

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