Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Maculopatia in Piemonte. Percorso terapeutico

Le strategie per mettere fine al percorso ad ostacoli del paziente maculopatico

Tra le patologie oculari croniche la degenerazione maculare senile rappresenta la realtà più drammatica, per il numero estremamente elevato di persone affette e per il devastante impatto della malattia sulla qualità di vita dei pazienti.

Si tratta di una malattia caratterizzata dalla disfunzione irreversibile della porzione centrale della retina, la macula, necessaria per attività come leggere, guidare, riconoscere i volti delle persone e vedere i colori, con conseguente perdita della visione e dell’autonomia per le persone colpite. In Italia si stima che la degenerazione maculare senile colpisca oltre un milione di persone, prevalentemente nella fascia oltre i 60 anni, con una previsione di un aumento considerevole nei prossimi anni.

Se ne è parlato il 19 scorso presso l’AC Hotel Torino by Marriott nell’evento “La gestione del paziente affetto da degenerazione maculare senile essudativa

Fra le criticità che segnano il percorso terapeutico della persona colpita, viene segnalata oltre a difficoltà prevalentemente organizzative, dovute all’elevato numero di trattamenti necessari, anche al ritardo nell’inizio della terapia rispetto alla comparsa della sintomatologia.

La Clinica Oculistica della Città della Salute e della Scienza di Torino ha realizzato un progetto pilota che, tramite un sito dedicato, permetterà a tutti gli oculisti del territorio o di altri ospedali di accedere in maniera diretta alle agende dedicate a questa patologia con delle priorità che verranno individuate in base alla condizione clinica del paziente, superando le mille difficoltà che troppo spesso il paziente incontra per arrivare alla cura, e che si traducono in una riduzione drammatica dei risultati in termini di vista.

Inoltre, presso il Centro maculopatie della struttura complessa di Oculistica dell’AO Ordine Mauriziano di Torino è in essere un progetto volto a migliorare l’appropriatezza di utilizzo dei trattamenti intravitreali attraverso: l’impiego di farmaci che permettano un minor numero di trattamenti/anno senza una riduzione di efficacia, È inoltre in fase di partenza un servizio di “home monitoring” rivolto anch’esso alla riduzione dei disagi legati al percorso di cura.

Quindi, farmaci più efficaci nell’arrestare la progressione della malattia, terapie meno gravose per i pazienti e la costruzione di una rete efficiente tra territorio ed ospedali, con centri specializzati che siano in grado di trattare in maniera tempestiva e appropriata i pazienti stessi è, al momento, la ricetta.

Incontro organizzato da Motore Sanità, con il contributo non condizionante di Novartis.

 

Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

www.motoresanita.it

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


*