Sabato 11 maggio, alla Casa del Quartiere di via Morgari 14, nell’ambito del Salone Off, il gruppo “Nonninsieme” ha presentato il libro “Essere nonne e nonne oggi” che raccoglie le riflessioni del gruppo nate da anni di incontri ed eventi pubblici sulla nonnità.
Era presente il gruppo quasi al completo insieme ai curatori Maria Re, Annarosa Rinaudo, Filippo Furioso :moderatore Mauro Doglio dell’Istituto Change.
Il libro è una riflessione sull’essere nonni e nonne oggi ma non esprime un pensiero individuale, come succede oggi in genere per molti libri, bensì nasce da un lavoro che il gruppo nonni ha effettuato in parecchi anni di incontri, confronti, “conclusioni mai conclusive” ma sempre aperte a nuove visioni.
Ha introdotto la presentazione Mauro Doglio che è anche l’autore della prefazione del libro e assiduo collaboratore del gruppo “nonninsieme” : Doglio ha individuato tre parole chiave per l interpretazione del libro.
La prima è “socializzazione”: il libro nasce da un dialogo, un confronto, una conversazione che non è, come sottolineato da Doglio, come al giorno d’oggi spesso succede, un parlarsi addosso ma ascoltare l’altro nel rispetto reciproco, in atteggiamento non giudicante, che fa si che tutti si sentano accolti dal gruppo ed escano da ogni incontro “contenti”.
La seconda è “apprendimento”: si potrebbe definire questo libro come una enciclopedia della nonnità, un libro unico perché esprime il modo in cui i nonni si pensano insieme.
La terza parola chiave è “politica”, parola molto controversa e molto abusata, soprattutto in questi giorni, ma qui intesa in senso lato, nel significato originario del termine: un’esperienza basata sull’ascolto e confronto reciproco, volta a favorire la crescita umana e culturale delle persone, migliorare le relazioni e realizzare un fine buono.
Ha poi parlato Marco Margrita, giornalista rappresentante della casa editrice “Echos”, una piccola casa editrice che cerca di dare spazio agli scritti collettivi che disegnano un’esperienza, un metodo.
Margrita ha sottolineato come questo libro, nello spirito della frase di Romano Guardini “il libro consente una contemporaneità differita” sia un esempio di bella politica perché mostra e propone che si può imparare tutta la vita: si impara dall’esperienza, il metodo nasce da un incontro, questo libro nasce da un incontro;a monte c’è una curiosità che si realizza nel dialogo, nella consapevolezza di fare qualcosa di buono.
“ Essere Nonne e Nonni oggi” nasce da una relazione ( un gruppo di nonni si mette insieme per dialogare e confrontarsi sulle proprie esperienze di nonnità) e si propone di costruire altre relazioni.
Sono poi intervenuti gli autori.
Maria RE ha raccontato l’origine del gruppo, spontaneo per scelta e molto orgoglioso di esserlo . E’ nato nel 2017 dall’incontro di due o tre persone e si è allargato a 20 partecipanti: si ritrova ogni 15 giorni, in presenza, alla Casa del Quartiere di via Morgari e non ha interrotto gli incontri neanche durante il lockdown, realizzandoli in remoto.
Ogni incontro è una riflessione sulle relazioni con i nipoti e gli altri membri della famiglia (figlie e figli, generi e nuore) ed è dedicato a un tema scelto e concordato precedentemente . La prima mezz’ora è dedicata al cosiddetto “rospo”, espressione di un disagio che ha particolarmente colpito qualche membro e che c’è bisogno di “sputare” perché tramite la condivisione sia meno pesante: non si ricercano soluzioni ma eventuali episodi simili o suggerimenti e se si sente la necessità di approfondire il tema ci si dedicherà un incontro successivo.
Sono stati anche presentati al gruppo i rispettivi nipoti (ormai 52 in tutto) con periodici aggiornamenti che seguono la loro crescita.
Annarosa Rinaudo ha esposto gli obiettivi del gruppo espressi nel libro:
innanzitutto riflettere sul ruolo di nonni in un’epoca in cui vi è stato un rapido cambiamento della società e dei ruoli all’interno della famiglia mettendo in comune le esperienze ;
secondo essere consapevoli di trasmettere contenuti, valori che avranno importanza per le generazioni successive; terzo trovare un antidoto alla depressione della vecchiaia sentendosi ancora utili, pensando ad un altro modo di vedere la famiglia (oggi non più patriarcale ma nemmeno nucleare ma spesso famiglia allargata) avendo la consapevolezza di essere testimoni di una continuità storica.
Filippo Furioso ha sottolineato la scelta di dividere il libro per temi(ricavati dai verbali di 7 anni di incontri):lavoro difficoltoso perchè spesso non esiste una sintesi ma molti pareri.
I temi principali sono i seguenti: mettere a fuoco la relazione educativa di nonne e nonni che comprende anche affrontare domande difficili ad esempio su Dio, la morte, la guerra :naturalmente ognuno dei partecipanti al gruppo dà una risposta secondo le proprie credenze, valori, ma la confronta senza timore nel rispetto reciproco.
Altro tema à quello delle relazioni coi figli, figlie, generi e nuore con particolare attenzione al tempo dedicato e al tempo obbligato, intendendo per tempo obbligato quello in cui viene richiesto ai nonni di badare i bambini quando i genitori non possono, tempo dedicato quando è una libera scelta: naturalmente la cosa migliore è far coincidere le due cose. E’ stato affrontato anche il tema della necessità di ricavare del tempo per i nonni e infine quello di mettersi in relazione con i cambiamenti climatici e con le iniziative attualmente portate avanti soprattutto dai giovani.
Doglio ha sottolineato come la discussione di questi i temi presupponga accoglienza e creatività: quest’ultima si realizza solo nel nell’accoglienza e nel non giudizio che sono l’obiettivo e metodo del gruppo.
Un breve accenno è stato fatto anche ai momenti pubblici del gruppo che non è chiuso in se stesso ma si apre all’esterno con iniziative come i “Salotti delle nonne e dei nonni”: si tratta di incontri preserali con esperti sui vari temi della nonnità che vengono proposti ogni anno tra ottobre be novembre e gli “ aperinonni” incontri invece nella fascia mattutina, anche qui con esperti, seguiti da un aperitivo a cui si può aderire liberamente o meno.
Gli incontri sono aperti a tutta la popolazione e ben pubblicizzati: i partecipanti sono numerosi soprattutto perché ultimamente (dopo il covid precisamente) viene data anche la possibilità di seguirli on-line.
C’è stata poi una breve spiegazione dell’autore del logo del gruppo, Paolo Franzoso, che si è dimostrato molto contento di essere stato chiamato a realizzare questo incarico.
Da ultimo ma non meno importante è stato menzionato il corso di Doglio “ Si fa presto a dire nonni” di cui c’è stata più di una edizione ed è stato seguito anche da un secondo corso svoltosi interamente on line nel periodo del lockdown.
E’ stata data poi la possibilità ai partecipanti di intervenire e alcuni nonni del gruppo hanno spiegato come siano entrati a farne parte e quale arricchimento ne abbiano ricavato.
Infine è stato offerto i partecipanti un rinfresco preparato dai nonni del gruppo “nonninsieme”.
Il gruppo è presente anche su Facebook e YouTube
IL titolo del libro è “ Essere nonne e nonni oggi” pensare in gruppo Nonninsieme Echos edizioni.
Chi non avesse ancora il libro e fosse interessato a comprarlo può richiederlo inviando una mail a “nonninsieme@gmail.com” come pure si può fare la richiesta di essere inseriti nella mailing list per ricevere le informazioni su tutte le iniziative pubbliche del gruppo.
Franca Guiot
francag@vicini.to.it,
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