Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Podcast : la radio on demand

Il podcast è il fenomeno che ha avuto il maggiore sviluppo nell’ambito dell’Editoria di questi ultimi anni, ed in special modo nel periodo della pandemia, ma ancora nel 2021, continua a crescere, registrando un +4,3%.

Come e quando nasce il podcast ?  Nasce negli Stati Uniti verso la fine degli anni ’90, grazie a   tre importanti innovazioni tecnologiche: la distribuzione di una rete internet in grado di trasferire una mole significativa di dati, la commercializzazione dei primi lettori mp3 portatili, e la digitalizzazione della strumentazione per la produzione audio.

Quando nel 2007 Apple presenta iPhone, che mette insieme telefono cellulare e lettore mp3, la tecnologia che consente la diffusione del podcast arriva al suo massimo.

In Europa, fino a un paio di anni fa, il podcasting era utilizzato prevalentemente dalle radio pubbliche per rendere disponibili i programmi tradizionali anche on-demand al di fuori degli orari di messa in onda, ma non era mai stata pensata una produzione autonoma.

Nel giro di pochi anni vi è stata una rapida evoluzione. In ambito editoriale, oggi sono molte le testate che offrono i propri contenuti in un format molto simile a ciò che viene offerto dalle radio. Alcune riviste non si sono limitate a creare i podcast dei principali articoli e servizi ma hanno iniziato a produrre delle vere e proprie edizioni in audio.Immagine di ricerca visiva

“In questo momento in Italia la ‘podcast industry’ sta letteralmente esplodendo, per cui tutto quello che ruota attorno ai podcast si sta muovendo alla velocità della luce. Esistono realtà che hanno già lanciato dei prodotti molto interessanti, altre che si stanno affacciando adesso– ha dichiarato Tonia Maffeo, Responsabile Marketing di Voxnest – Ci piace supportare lo sviluppo dei progetti dei nostri clienti per renderli protagonisti di quella che, qui in Italia, è a tutti gli effetti una vera e propria ‘podcast revolution’.”

La natura on-demand del podcast, il fatto che un programma possa essere ascoltato in qualunque momento, rende facilmente fruibili  tutti quei contenuti anche “di nicchia”, non strettamente  legati all’ attualità, caratterizzati da una scrittura molto narrativa, molto più vicina alla lettura di un libro che all’improvvisazione delle radio private. Ciò consente anche agli autori maggiore libertà nell’ affrontare temi che in radio non era possibile affrontare prima, come sessualità, povertà, discriminazione di razza o di genere. Si possono usare parole e contenuti espliciti; il podcasting inizia così ad affascinare un pubblico molto giovane.

Il podcast si è rivelato anche  uno strumento di supporto per svariati genitori, costretti a trovare un precario equilibrio tra dad e smart working. Sia sul piano dell’intrattenimento che in ambito informativo, per fare approfondimenti su materie scolastiche.

L‘Italia ha compreso le potenzialità di questo strumento e ha iniziato a realizzare contenuti audio per andare incontro alle necessità dei consumatori. Il bacino degli ascoltatori è decisamente aumentato, tanto che nel giro di pochi mesi è triplicato l’ascolto quotidiano di podcast in lingua italiana.

La capacità attrattiva dello strumento unita alla produzione di contenuti di qualità, stanno rendendo questo mezzo un potente canale dalle molteplici opportunità ancora da esplorare.

Oggi tante scrittrici e ai tanti scrittori, italiani e internazionali, che collaborano ormai da tempo con le principali piattaforme  e case di produzione specializzate hanno realizzato interessanti prodotti in questo settore.

Un esempio recente riguarda la Casa Editrice e/o che ha realizzato il suo il primo podcast, tutto a tema veneziano:  Venezia Anno 1000 di Roberto Tiraboschi, scrittore, drammaturgo e sceneggiatore, già autore della saga in tre volumi sulla nascita della città lagunare (La pietra per gli occhiLa bottega dello speziale e L’angelo del mare fangoso).

Secondo i dati Audible (https://www.audible.it/) emergono tra i titoli preferiti Puzzle di Tommaso Labate sugli Anni di piombo e 121269 di Alberto Nerazzini sulla strage di Piazza Fontana, per quel che riguarda l’approfondimento giornalistico; ma molti sono anche gli appassionati di storia  che apprezzano Le grandi battaglie della storia (Alessandro Barbero) e Cleopatra, donna e regina (Alberto Angela).

Maria Cristina Bozzo

cristinab@vicini.it

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