Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

La ministra Stefani incontra il volontariato a Torino

La ministra Erika Stefani, ministra per la disabilità nel governo Draghi, ha incontrato lunedì 20 settembre alcune associazioni di volontariato attive sul territorio piemontese, organizzazioni impegnate nell’ascolto e attenzione da rivolgere alle persone svantaggiate.

L’evento è stato organizzato dalla Consulta delle Persone in Difficoltà (CPD) e si tenuto presso la loro sede di corso Unione Sovietica 220/D.  La Consulta CPD, ente del Terzo Settore, è un’organizzazione di volontariato particolarmente attiva nell’azione di rompere quelle barriere, fisiche e culturali, che dividono persone con disabilità e non. Opera perseguendo l’obiettivo di raggiungere quella integrazione capace di rendere uguali nella diversità. La CPD raccoglie la voce di molteplici organizzazioni di volontariato che si occupano di disabilità e di persone in difficoltà, costituendo un punto di raccordo, di incontro e di confronto tra le varie realtà che operano sul territorio.

I rappresentanti delle associazioni di volontariato presenti in sala hanno rivolto numerose domande alla ministra, giunta puntuale all’appuntamento, si è rivelata attenta nell’ascoltare i punti esposti, le critiche avanzate e i suggerimenti sollevati da parte di coloro che ogni giorno si confrontano con le difficoltà di chi vive una condizione di disabilità.

La ministra ha risposto puntualmente a ogni domanda, infondendo un certo incoraggiamento negli ascoltatori, informandoli e aggiornandoli su azioni già avviate, su progetti abbozzati e iniziative già intraprese per risolvere alcuni dei punti sollevati.

La condizione di disabilità, infatti, per lungo tempo trascurata nei passati programmi politici di governo, esige oggi una maggiore attenzione e soluzioni che non possono più essere rinviate. Il panorama è ampio e variegato, ha sottolineato la ministra, e la definizione stessa di disabilità non è così netta e chiara, legata alle condizioni dell’ambiente in cui è inserita e vissuta, vincolata alla durata, se permanente o transitoria, e ad altri parametri che ne rendono più complessa la caratterizzazione.

Il nuovo PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) riserva un intervento anche in questo ambito, infatti, con investimenti che dovrebbero andare a migliorare la condizione legata alla disabilità. I tempi, in definitiva, sono ormai maturi per affrontare adeguatamente lo stato delle cose, sanando le carenze e intervenendo nelle difficoltà sollevate, nel tentativo, preso in considerazione, di uniformare il variegato panorama italiano distinto nelle diverse aree geografiche, da nord a sud, del territorio nazionale, da regione a regione, da un territorio all’altro.

Molti i temi affrontati: l’assistenza, innanzitutto, alle persone con disabilità, penalizzata da ripetuti tagli di bilancio; la certificazione e il riconoscimento della condizione di disabilità, con una procedura burocratica che spesso complica l’accesso ad alcuni servizi; il problema gestito all’interno delle carceri, acuito dal fenomeno del Covid-19; l’urgenza di intervenire su quelle patologie particolarmente urgenti e che richiedono anche interventi di tipo psicologico, con percorsi di intervento psicoterapeutico oggi carenti o del tutto assenti all’interno delle strutture di assistenza sanitaria dei servizi territoriali, con uno Stato che delega fin troppo spesso al settore privato o al volontariato;  l’assistenza il riconoscimento della figura del caregiver, dei familiari che si prendono cura occupandosi delle persone anziane o dei cari colpiti da una disabilità, ruolo che fin troppo spesso ricade sulla donna, con la difficoltà di conciliare i tempi di lavoro e gestione della famiglia.

La ministra Stefani ha salutato le associazioni intervenute, con l’impegno di condividere all’interno del governo i punti sollevati e avanzare delle proposte nel tentativo di risolvere o affrontare i temi esposti nell’incontro, alcuni dei quali sono già stati presi in considerazione e su cui si sono avviate delle azioni di intervento.

Loredana Pilati

loredanap@vicini.to.it

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