Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Un aDORAbile Parco – Sharing, Learning and Caring Parco Dora. Orticoltura, Street art e visite guidate a Parco Dora.

Il vasto territorio noto come Spina 3, è stato oggetto in questi anni di uno tra i più importanti programmi di rigenerazione urbana della città di Torino. La massiccia trasformazione, che ha investito un’area di circa un milione di metri quadrati, rappresenta uno degli aspetti più significativi del cambiamento urbanistico della città.

A vigilare su questo rinnovamento il Comitato Parco Dora, frutto di accordi tra istituzioni pubbliche e iniziative private, strumento sia di azione strategica, che gestisce il processo di trasformazione di quest’area, sia di coesione economica e sociale.

Nell’ambito dei propri compiti di promozione e supporto di programmi di sviluppo locale, il Comitato ha organizzato tre bandi per sostenere altrettanti progetti negli ambiti d’azione: l’orticoltura e il giardinaggio sociale, le street art e la valorizzazione del parco dal punto di un-adorabile-parcovista turistico e didattico. L’obiettivo è quello di stimolare l’uso sociale dello spazio pubblico e promuovere modalità innovative di cura, gestione e valorizzazione del Parco Dora che prevedano la partecipazione attiva dei cittadini, coerentemente con l’interpretazione che la Città sta dando allo spazio pubblico come bene comune.

Da maggio a luglio 2015 il Comitato Parco Dora ha predisposto un programma di incontri e appuntamenti rivolti a un pubblico di tutte le età, per mettere in gioco le proprie passioni e curiosità e per scoprire le risorse del primo grande parco postindustriale della città di Torino, sperimentandone l’uso quotidiano al di là dei grandi eventi.

 Orti Dora in poi. L’Associazione Innesto propone due percorsi formativi teorico-pratici di orticoltura urbana: uno all’hortus conclusus, dove i partecipanti affiancheranno gli “orticoltori esperti” impegnati ormai da due anni nello suggestivo spazio ex industriale, e uno per nuovi aspiranti agricoltori urbani in un’area messa a disposizione dal Parco Commerciale Dora in prossimità del lotto Michelin del Parco. Venticinque sono gli orti in cassone disponibili, da imparare a coltivare durante i dieci incontri formativi in programma da maggio a luglio, cui si affiancheranno momenti aggregativi, azioni di guerrilla gardening e una sorpresa musicale. Le iscrizioni sono aperte fino al 6 maggio.

 Colour Experience. L’Associazione Il Cerchio e le Gocce organizza tre workshop di avvicinamento alla street art per ragazzi e ragazze dai dodici anni in su, per conoscere e sperimentare le tecniche del writing mettendole in pratica con tre interventi artistici in una delle location più amate dagli appassionati di arte urbana. Il primo incontro, in programma per domenica 3 maggio, coinvolgerà i più giovani e la parete dell’area servizi; il secondo consisterà in una due giorni, il 16 e il 17 maggio, per la realizzazione di un’opera sulla rampa a spina dello skate park; il terzo, il 30 e 31 maggio, sarà rivolto a chi ha già esperienza e vedrà la realizzazione di un’opera corale coordinata da un writer esperto. Le iscrizioni, gratuite, sono aperte fino a esaurimento dei posti disponibili. I colori Parco Dora

 Un aDORAbile parco. L’Associazione Turismopertutti propone quattro emozionanti percorsi alla scoperta di storia, paesaggi ed aneddoti, per esplorare il Parco con un approccio innovativo e originale: una passeggiata al tramonto, un tour tra l’architettura industriale e l’arte urbana, un percorso mattutino e una “maratona” per i più sportivi. Le visite serali si terranno martedì 2 e venerdì 12 giugno, quelle mattutine domenica 28 giugno e 5 luglio. La partecipazione è gratuita, su iscrizione.

 Le iniziative sono esito dei bandi promossi dal Comitato Parco Dora nell’ambito del programma “Sharing, Learning and Caring Parco Dora“, sostenuto da Compagnia di San Paolo e cofinanziato dal Parco Commerciale Dora.

 Tutte le informazioni sono disponibili a questo link:

https://comitatoparcodora.wordpress.com/

Altri contatti

comitatoparcodora@gmail.com
www.comune.torino.it/comitatoparcodora

Un territorio in trasformazione

In questo parte di città, a cavallo del fiume e tangente il passante ferroviario, tra la ferrovia e Corso Potenza, Corso Regina e via Foligno, sorgevano, ancora agli inizi degli anni ’90, alcune delle storiche industrie torinesi: si passa dalla produzione siderurgica della Fiat Ferriere a quella di materiale ferroviario della Savigliano, dalla produzione tessile della Paracchi a quella della gomma della Michelin.
I quartieri limitrofi – San Donato a Sud, Borgo Vittoria e Madonna di Campagna a Nord – rappresentavano il cuore della “barriera operaia” torinese; in virtù della loro connotazione sociale, avevano generato tra gli abitanti un forte sentimento di appartenenza e un clima di solidarietà.

La ricucitura

Intorno alla zona in trasformazione si estende un tessuto urbano compatto, sviluppatosi prevalentemente nel corso del Novecento e appartenente ai quartieri di San Donato, Borgo Vittoria e Madonna di Campagna.
Nati come borghi extraurbani, sono cresciuti con l’edificazione di case destinate ai lavoratori delle vicine fabbriche; inoltre, fin dall’Ottocento, hanno sviluppato un tessuto ricco di attività produttive, piccole industrie legate allo sfruttamento dei canali della Dora e botteghe. I segni di questo passato industriale sono ben evidenti negli edifici per attività produttive oggi destinati alla riconversione o già trasformati per ospitare nuove attività e nei complessi di case per operai costruiti dall’ex IACP o dalle stesse grandi aziende. Nelle “barriere operaie” è cresciuto un vivace tessuto sociale, che ha trovato espressione nei numerosi centri di aggregazione, nelle bocciofile e nelle parrocchie.
Questi quartieri, che per decenni hanno convissuto con le fabbriche, confinano oggi direttamente con i nuovi comprensori residenziali e il futuro parco costituiscono la zona di “ricucitura” tra le aree di recentissima edificazione e il tessuto urbano circostante.

I nuovi comprensori

Il progetto di trasformazione di Spina 3 prevede l’insediamento di un vasto mix funzionale – comprendente residenze, spazi commerciali, uffici, laboratori, centri di ricerca e produzione e spazi per attività ricreative – oltre che il recupero e la riconversione, in spazi atti ad ospitare attività produttive avanzate, degli edifici di pregio un tempo occupati dalle Officine Savigliano e dalla Società Paracchi.

Infrastrutture

Un importante elemento della trasformazione dell’area di Spina 3 riguarda la realizzazione di grandi progetti infrastrutturali, che ridisegneranno la viabilità della zona e la sua connessione con il resto della città. Lungo corso Principe Oddone, è infatti in corso di realizzazione il nuovo Passante Ferroviario; in direzione est-ovest la grande arteria di corso Mortara verrà sostituita da un sistema di sottopassaggi; infine, un nuovo ponte sulla Dora, che si affianca a quello oggi preesistente, collega via Orvieto e via Livorno.  

Il passante ferroviario

Il passante ferroviario è la più grande infrastruttura realizzata a Torino dal dopoguerra e attraverserà tutta la città da nord a sud, dal Lingotto alla stazione Stura.
Quando il Passante sarà pronto il transito dei treni sarà completamente interrato da corso Turati a corso Grosseto, mentre in superficie il grande viale alberato della Spina Centrale consentirà la circolazione di auto, biciclette e pedoni e ricucirà le due parti di città prima divise dai binari.
I lavori sono già terminati nel tratto compreso tra il Lingotto e corso Vittorio Emanuele II, mentre la parte restante è in corso di realizzazione.

 Il parco

Il Parco costituisce il cuore della grande trasformazione dell’area di Spina 3, e si configura come elemento connettivo tra i nuovi insediamenti; con i suoi 456.000 metri quadrati di superficie rappresenterà uno dei più vasti polmoni verdi della città. Il parco, realizzato sulle aree un tempo occupate dai grandi stabilimenti produttivi, integra ambienti naturalistici e preesistenze derivanti dal passato industriale della zona; comprende infatti elementi significativi, esclusi dalle demolizioni dei vecchi capannoni, tra cui la torre di raffreddamento della Michelin, la grande struttura dello strippaggio e la centrale termica delle acciaierie Fiat.

Il progetto del parco è il risultato di una gara internazionale a procedura aperta, avviata nella primavera 2004.

Un elemento fondamentale per il parco è il fiume Dora, valorizzato e reso accessibile. La riqualificazione delle sponde del fiume si inserisce nel più vasto progetto Torino Città d’Acque e prevede la realizzazione di un percorso ciclopedonale che unirà l’area di Spina 3 ai tratti ciclabili già esistenti lungo il corso della Dora.

 Gianpaolo Nardi

gianpaolon@vicini.to.it

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