Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

La Fondazione Operti ha dato vita al Fondo Sorriso.

Le Diocesi di Torino e di Susa con il loro Arcivescovo hanno promosso, in occasione della festività del 1° maggio del corrente anno, festa di san Giuseppe lavoratore, un’iniziativa per venire incontro alla crisi economica e sociale, integrando con un apposito intervento il grande sforzo che le Istituzioni e molte altre Organizzazioni stanno producendo, per mantenere alta la speranza e sostenere la ripresa oltre l’emergenza.

La proposta si è concretizzata nella costituzione di un Fondo di solidarietà, gestito dalla Fondazione don Mario Operti, attiva a Torino dal 2004 sui temi del microcredito, per finanziare micro prestiti sociali a favore delle persone e famiglie che, per difficoltà temporanee, rischiano un rapido impoverimento.

Il Fondo porta il nome evocativo e bene augurale di Fondo Sorriso, che è anche un acronimo che riassume il senso dell’iniziativa: la Solidarietà che Riavvicina e Sostiene, SO.RRI.SO.

La Fondazione non eroga direttamente le risorse ma si avvale di un rapporto convenzionale con alcuni Istituti di Credito per l’erogazione materiale del credito secondo le vigenti disposizioni di legge.

Il Fondo è stato costituito da risorse delle Diocesi di Torino e Susa, della Fondazione don Mario Operti, di importanti imprenditori del territorio torinese e di molte Amministrazioni Comunali con cui sono state stipulate delle convenzioni specifiche.

Queste le caratteristiche del prestito sociale erogato grazie al Fondo So.rri.so:

Il prestito sociale ha un limite massimo di 3.000 euro per persone e famiglie e un massimo di 5.000 euro esclusivamente per coloro che hanno delle attività e il cui prestito serve per aiutarle nella ripartenza o riapertura.

Nell’ambito di tali massimali si possono concedere prestiti con tagli da 1.000 euro ciascuno.

Nessun tasso di interesse viene richiesto ai beneficiari: il tasso di interesse del 2% applicato dalla banca viene ripagato dal Fondo stesso, insieme ad un minimo di spese di gestione della Fondazione. La restituzione è in 60 rate fisse mensili, a partire dal 7° mese da cui è stato erogato il prestito.

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