Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Torino anni ’50

La grande stagione dell'Informale

E’ dedicata alla grande stagione dell’Informale a Torino negli anni 50 la bella mostra al Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto.

La fondazione prosegue l’indagine sull’arte torinese dopo le esposizioni dedicate ai primi trent’anni del 900.

Ora  preso in esame  è il periodo che va dal secondo dopoguerra agli inizi degli anni ’60.

Subito dopo la guerra si assiste ad un rinnovamento ideologico e culturale che portò anche le arti figurative a cercare nuovi linguaggi di espressività più libera in risposta al novecentismo del ventennio precedente.

Nel 1952 il critico francese Michel Tapiè definisce questa nuova tendenza “Informale”.

A distinguerlo sono la veemenza del gesto (come nell’action painting americana) e la vitalità della materia pittorica.

Insieme a Milano, Roma e Venezia, Torino diventa uno dei centri propulsivi dell’arte contemporanea. E’ del 1959 l’inaugurazione della nuova sede della Galleria Civica d’Arte Moderna e nel periodo a seguire l’apertura di molte gallerie di punta: Martano, Sperone, Stein, Tucci Russo, il Castello di Rivoli e Artissima e la nascita di nuove fondazioni come  Sandretto Re Rebaudengo e Merz.

Nel ricco percorso espositivo troviamo artisti attivi in area torinese e piemontese in dialogo con alcuni dei più noti artisti italiani e stranieri.

Una trentina tra pittori e scultori dell’area torinese come Nino Aimone, Mario Calandri, Pinot Gallizio, Franco Garelli Ezio Gribaudo, Umberto Mastroianni, Luigi Spazzapan e molti altri.

In ambito architettonico, alcune delle più significative realizzazioni di quegli anni, come i progetti di Carlo Mollino e di Isola e Gabetti, la GAM, e le costruzioni di Italia 61, sono documentate attraverso filmati d’epoca.

Il rinnovamento culturale e l’apertura internazionale di Torino negli anni 40/50 sono stati segnati da rilevanti eventi espositivi dislocati tra Palazzo Madama, la Promotrice delle Belle arti, il Circolo degli Artisti.

Straordinaria fu l’esperienza d’avanguardia del Laboratorio Sperimentale di Alba per una Bauhaus Immaginista (1955-57) e dell’Internazionale Situazionista (1957- 60) fondato da Pinot Gallizio, Piero Simondo e Asger Jorn.

Diverse furono le Gallerie torinesi che aprirono a nuovi artisti emergenti: alla Bussola, diretta dal critico Luigi Carluccio, oltre ai maestri delle avanguardie storiche come Klee, Kandinsky e Braque esposero Umberto Mastroianni e giovani artisti come Francesco Casorati, Mauro Chessa, Giacomo Soffiantino, Francesco Tabusso che formarono il gruppo di punta dell’informale torinese.

Mostra preziosa per comprendere uno dei passaggi culturali più significativi dell’arte Torinese e Piemontese.

Giulia Torri

giuliat@vicini.to.it

Torino anni 50- La grande Stagione dell’informale

Museo di Arti Decorative Accorsi Ometto

Via Po 55, Torino

27 marzo – 1 settembre 2024

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