
La pista di pattinaggio che arricchisce Cascina Gajone di un pur piacevole paesaggio invernale chiuderà il 10 marzo 2013.
Ci sono state critiche da varie parti: se ci si passa, ad ogni ora del giorno si vedono una o due persone che la animano. Un po’ desolante. Un passo falso. Ci siamo anche chiesti se non stessimo assistendo ad uno spreco di risorse pubbliche.
Se si va a scavare, c’è qualcosa che merita di essere menzionato.
L’impianto, dopo essere stato smontato da Piazza Solferino, è stato recuperato a cura della FISG (Federazione Italiana Sport Ghiaccio) – Comitato Regionale Piemonte che ha cercato una nuova collocazione.
Una delibera consiliare della Circoscrizione 2 del 2010 ne autorizzava l’installazione in Cascina Giajone erogando un contributo di 20.000 €, a parziale condivisione delle spese previste.
La delibera è rimasta inattuata fino al 2012, quando una successiva delibera chiedeva alla FISG il rispetto dell’ impegno precedentemente concordato, vincolandola ad installare la pista, ad assicurarne la manutenzione e facendosi anche carico delle spese di gestione relative, in particolare le spese per le utenze. L’incarico è stato affidato ad un gestore che ha provveduto al montaggio ed agli allacciamenti necessari, anche in tempi rapidi.
L’avvio dell’iniziativa è avvenuto però a pochi giorni dal Natale, a stagione iniziata, e lo scarso afflusso può anche essere stato causato da questo ritardo. Attualmente l’impianto è utilizzato la domenica mattina da una squadra di hockey, oltre a qualche ora per corsi o per utilizzo libero da parte di privati.
Il primo a lamentarsene è proprio il gestore, che non riesce, così sostiene, a garantirsi la copertura delle spese.
Ci avviamo alla chiusura: ci auguriamo che il prossimo anno (il progetto prevede uno sviluppo triennale), venga pubblicizzata in modo più ampio, in modo da assicurare una fruibilità maggiore.
Gianpaolo Nardi