Illustrata al Lingotto (12 maggio) la nuova avventura di Rosario Esposito La Rossa, scrittore, libraio o meglio “spacciatore di libri” a Scampia: Garrincha è un progetto editoriale, il terzo targato “Marotta & Cafiero”, nato allo scopo di raccontare il calcio in maniera bella, letteraria.Le pubblicazioni nate sotto il segno dell’attaccante brasiliano che non si arrese alla polio, alla schiena deformata e alla gamba più corta, ma divenne per due volte campione del mondo, sono anche sostenibili: volumi di carta riciclata, stampati con inchiostro di soia.
La prima uscita è la riedizione di un testo del 2007 assai apprezzato, “Avenida del Sol”, scritto da un fuoriclasse, Darwin Pastorin: un giornalista al contempo”rigoroso alla Hemingway e poeta alla Gabo, qualità che fanno di lui un unicum, l’italiano più sudamericano, o il sudamericano più italiano”, per dirla con Bruno Barba, antropologo.
Pastorin conduce “a piedi scalzi in Sudamerica”, celebra l’ aspetto evocativo della letteratura calcistica, passando dal Brasile, alla Colombia, all’Argentina e inanella racconti che danno voce a personaggi immaginari o reaIi. Come quell’ Andrés Escobar, difensore colombiano ucciso per un autogol: a causa degli intrighi del narcocalcio, il giovane aveva trovato una morte assurda a Medellin, in una “notte sbagliata”. Attraverso il percorso nella memoria personale del giornalista, che è memoria collettiva, emerge con le sue ferite il Sudamerica delle dittature terribili degli anni 60-70.
La presentazione del libro è anche occasione per ricordare penne autorevoli del passato prestate allo sport: dal premio Strega Giovanni Arpino, a Pier Paolo Pasolini, che giocava e scrisse di calcio, come pure Umberto Saba, di cui si ricorda la celebrata poesia Goal, fino a Luciano Bianciardi e ai suoi articoli sportivi su «La Gazzetta» di Livorno. Il “sogno impossibile” di riscatto e nuove opportunità culturali per la terra partenopea è diventato realtà con l’apertura de La Scugnizzeria, la prima libreria dell’area Nord di Napoli, e con numerose iniziative sociali e ambientali fino alla nomina di Rosario a Cavaliere del Lavoro da parte di Mattarella nel 2016. Con la partecipazione al progetto di Garrincha, Pastorin continua a coniugare impegno e scrittura, fin da quando era un ragazzo che inseguiva l’utopia, quella che Eduardo Galeano ha descritto così: “Lei è all’orizzonte. Mi avvicino di due passi e lei si distanzia di due passi. Cammino 10 passi e l’orizzonte corre 10 passi. Per tanto che cammini non la raggiungerò mai. A che serve l’utopia? Serve per questo: perché io non smetta mai di camminare.”
Anna SCOTTON
annas@vicini.to.it
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