Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

FERNANDO SINAGA AL MAO

Fernando Sinaga (Saragozza, 1951) è un artista che vive e lavora a Salamanca, dove insegna presso la Facoltà di Belle Arti. Ha esposto in numerose gallerie e musei in Spagna, Francia, Belgio, Germania e Stati Uniti.

All’insegna dell’arte contemporanea, il MAO mette in mostra – fra gli espositori di Artissima – dal 30 ottobre 2021 al 6 marzo 2022, “Il Libro delle Sorti e dei Mutamenti” di Sinaga.  Si tratta di una serie di carte divinatorie poste in relazione con due importanti volumi del museo: una copia a stampa del classico cinese Il Libro dei Mutamenti (I Ching / Yijing) di metà Ottocento, proveniente della Biblioteca dell’Università La Sapienza di Roma, e un facsimile del Libro delle Sorti proveniente dalla Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia, riproduzione dell’opera omonima scritta da Lorenzo Spirito nel 1482.

Le creazioni di Sinaga si misurano con una materia presente in tutte le culture di ogni tempo e latitudine: il tentativo di predire il destino. Un futuro che rimane però intellegibile, come dimostra un’esposizione pensata prima che potesse avvenire l’impensabile, la pandemia.

 

Nelle tavolette decorate da una traccia di metallo fuso, che si offre all’ interpretazione,  segnate dalla ceralacca e siglate dall’artista,  confluiscono diversi temi: il  primo che potremmo definire del “panta rei”, tutto scorre, non ci si può bagnare due volte nella stessa acqua del fiume, ma si torna alla stessa riva. Quindi il cambiamento (come quello prodotto dalla pandemia) ci riporta ai sentimenti ancestrali dell’uomo: la paura e la speranza. Altro tema che pervade il lavoro di Sinaga è quello dell’incertezza: ci troviamo in uno scenario di domande senza risposte, di desideri. Questa è una costante universale dell’uomo come testimonia il dialogo possibile tra la produzione di un artista contemporaneo occidentale e  gli antichi testi delle sale del Mao.

 

Sinaga, infine, presente all’inaugurazione, si compiace dell’opportunità di un’esposizione di questo genere a Torino, per i riferimenti mistici nella città, dai numerosi interventi di artisti quali  Juvarra alla presenza storica della Sindone.

La mostra è realizzata con l’appoggio di Acción Cultural Española grazie al Programma di Internazionalizzazione della Cultura Spagnola (PICE).

Anna SCOTTON

annas@vicini.to.it

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