“A volte la tua gioia è la fonte del tuo sorriso, ma spesso il tuo sorriso può essere la fonte della tua gioia.” (Thich Nhat Hanh)

 

Il 13 maggio che cambiò l’Italia

Al Polo del 900

Il 12-13 maggio 1974 fu una data importante per l’Italia.

Il referendum sul divorzio fu uno dei momenti cruciali della storia della Repubblica, un simbolo di cambiamento in un contesto segnato da profondi contrasti ideologici. Interrogati sulla possibilità di abrogare la legge che quattro anni prima aveva sancito e disciplinato il diritto al divorzio, cittadine e cittadini italiani si espressero in modo inequivoco. La prevalenza del NO, con un secco 59% rispetto al quasi 41% del SÌ, impedì la cancellazione della norma già votata a maggioranza dal parlamento e difese un istituto giuridico che in molti avevano cercato di cancellare o quantomeno ridimensionare. Fu l’affermazione del laicismo in un’Italia da sempre influenzata dal clericalismo e dal conservatorismo.

In occasione del 50° anniversario del referendum la Fondazione Salvemini nel Polo del 900 si fa promotrice di un progetto che riflette sul ruolo che ebbe la vittoria referendaria per la conquista dei diritti civili fino ad allora negati e come data simbolo del cambiamento della società italiana. Una vittoria apripista che porterà il Parlamento a legiferare e la società a discutere su temi indispensabili per i diritti individuali: dall’interruzione volontaria di gravidanza al fine vita, dalle leggi sul cambio di sesso alle unioni civili, dalla fecondazione assistita alla gravidanza per altri.

Dal 13 maggio al 9 giugno: mostra Il 13 maggio che cambiò l’Italia;

17 maggio, ore 18.30: spettacolo Formiche. Il processo ad Aldo Braibanti ;

Quali diritti?
Quattro workshop per affrontare l’attualità dei diritti con una riflessione e confronto sull’importanza di essi e sulle urgenze in una quotidianità in cui il termine è onnipresente nel dibattito pubblico. Insieme ad associazioni ed esperti si vuole tracciare una riflessione sia per ciò che concerne gli strumenti per il raggiungimento di certi diritti, sia per ciò che riguarda le priorità che la generazione Z definisce attraverso l’attivismo.
23 maggio –L’ultimo diritto: il fine vita
30 maggio –Un diritto controverso: la gestazione per altri
6 giugno –Un diritto da difendere: l’aborto
13 giugno – I diritti arcobaleno

Giulia Torri

giuliat@vicini.to.it

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