Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Intervista a Cristina Savio, Presidente della Circoscrizione 1

Incontro Cristina Savio nel suo ufficio, nel palazzo in liberty di via Bertolotti: entrando, si ha quasi l’impressione di entrare in una puntata del Commissario Ricciardi.

Cristina Savio è presidente della Circoscrizione 1 dall’ottobre del 2021. Mi illustra i suoi 18 mesi di attività con moderato e pacato realismo, avendo maturato una visione da cittadina, abitante dei quartieri che ora gestisce, il Centro e la Crocetta.

Cristina Savio esordisce evidenziando come la cultura del “sociale” sia cambiata nel corso dei decenni, come oggi ci si ritrovi ad affrontare un’ulteriore difficoltà di intervento, per lo scarso senso della collettività, vivendo sempre più proiettati verso un approccio individualista che limita considerevolmente la partecipazione e una responsabilità diffusa, che renderebbe certamente più facile il compito di affrontare determinate problematiche con il corretto calibro di messa a fuoco sull’obiettivo.

Se negli anni ’70 e ’80 le battaglie erano per i Comitati di Quartiere, i Decreti Delegati nelle scuole, i Collettivi femministi e il Movimento dei Consultori, oggi la una mobilitazione giovanile è legata ai temi dell’ambiente e dei diritti civili, che però non sostiene in modo continuativo il tema dell’aggregazione sociale che invece il passato esortava e coltivava.” Il senso del fare politica è anche questo.

Pertanto, uno dei primi argomenti e uno dei primi obiettivi che si è prefissata è la promozione, in alcuni casi intesa anche solo come recupero, delle reti sociali, dei collegamenti, delle relazioni, in una mappa ipertestuale che va dall’istruzione al sociale. La scuola costituisce un terreno strategico, anche per garantire alle giovani generazioni, fin dai primi anni di vita, quanto meno pari opportunità. Su di loro vale la pena investire per il futuro.

La Circoscrizione ha anche a cuore il rapporto con le realtà associative locali, anche attraverso la messa a disposizione di locali per ospitare attività o sportelli.

I quartieri gestiti dalla Circoscrizione 1, infatti, sono penalizzati rispetto alle altre realtà circoscrizionali dalla scarsità di strutture e locali pubblici a disposizione di associazioni o enti la cui attività ha una ricaduta sul territorio.

La Circoscrizione ha così deciso di compattare gli spazi degli uffici ospitati all’interno del palazzo di via Bertolotti 10, per liberare locali a piano terra capaci di accogliere alcune realtà associative, come Pink Coworking, il primo coworking al femminile a Torino.

Pink Coworking non è un classico coworking, ma è una community di donne per le donne, un’alleanza per il lavoro, nato per contrastare la penalizzazione delle freelance e dei loro diritti, il gender pay gap, la solitudine che relega nelle case molte donne per la difficoltà a rendere compatibili vita privata e sviluppo professionale.

L’accoglienza del personale degli uffici per questa iniziativa è stata molto positiva.

La pulizia dei quartieri, delle strade, dei parchi è un problema fortemente sentito dai cittadini.

Cristina Savio, evidenziando che è uno dei problemi cronici, comuni a tutta la città, mi accenna ai volontari che fanno capo a Torino Spazio Pubblico, un ufficio comunale che favorisce la cura di porzioni della città integrando il lavoro di pulizia e cura in particolare del verde pubblico.

Il centro di Torino è il biglietto di ingresso nella città, è uno spazio abitato non solo dai residenti ma da tutti coloro che ci lavorano e ci transitano quotidianamente. É dunque di grande importanza, sia per l’aspetto estetico che per la salute pubblica.

La partecipazione attiva dei cittadini nella corretta gestione dei rifiuti e nella pulizia delle aree pubbliche è fondamentale per preservare la bellezza della città e la salute dei suoi abitanti.

Sempre a proposito di pulizia e di decoro, anche le vie del centro sono infestate dagli escrementi di cane, che non solo rendono sporca la città, costituendo un problema di igiene urbana, ma producono olezzi sgradevoli che rendono poco accogliente lo spazio pubblico.

Nonostante la presenza di appositi dispenser di sacchetti per la raccolta dei bisogni degli animali, molti proprietari di cani non rispettano le regole e non raccolgono le feci dei loro animali.

L’Amministrazione comunale di Torino ha attuato numerose iniziative per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della raccolta delle feci dei cani e multare i proprietari che non rispettano le regole.

Tuttavia, la situazione resta critica e il problema delle cacche dei cani non sembra trovare una soluzione definitiva.

Il problema dei senza dimora a Torino è una questione complessa che coinvolge molteplici fattori, tra cui la povertà, la disoccupazione, la fragilità psicologica e sociale, l’immigrazione e la mancanza di politiche pubbliche efficaci.

Secondo i dati dell’ultimo censimento effettuato nel 2020, si stima che in Italia ci siano circa 50.000 persone senza fissa dimora, di cui circa 2.000 a Torino. Molti di questi individui si trovano in situazioni di estrema precarietà, costretti a dormire per strada o in luoghi di fortuna, privi di forme efficaci di assistenza e sostegno.  L’Amministrazione comunale ha avviato diverse iniziative, tra cui la creazione di centri di accoglienza notturna in cui i senza fissa dimora possono trovare un riparo dalla strada e ricevere assistenza sanitaria, legale e psicologica. Sono attivi anche servizi di distribuzione di pasti caldi e di orientamento al lavoro, per favorire la possibilità di riavviare una vita autonoma e dignitosa.

Tuttavia, nonostante queste iniziative, il problema dei clochard a Torino resta un fenomeno complesso e in costante evoluzione e rappresenta una sfida importante per la società nel suo complesso.

Passiamo quindi a parlare della Movida a Torino, il fenomeno che coinvolge principalmente il centro storico della città. Iniziata negli ’80, è cresciuta significativamente dagli anni ’90, quando molti dei locali storici del centro sono stati ristrutturati, rinnovati e modernizzati. Oggi, nonostante il passare degli anni, la Movida continua ad essere il cuore della vita notturna della città, una vera e propria attrazione turistica. Tuttavia, generando rumore e confusione notturna, causa disturbo per i residenti della zona, e situazioni di degrado urbano, con sporcizia e rifiuti lasciati in strada dai frequentatori dei locali.

La liberalizzazione delle licenze e la distribuzione di shot in bicchierini da 2 euro ha acuito il problema. Si renderebbe necessario trovare un equilibrio tra la promozione della vita notturna e la salvaguardia della qualità della vita dei residenti, con una forma di vita notturna più sostenibile e rispettosa dell’ambiente e del territorio, con politiche educative da attuare nelle scuole per intervenire sulle giovani generazioni. Anche qui, il senso del “fare rete” investendo sull’educazione civica da impartire agli studenti, costruendo sodalizi con le scuole e con i docenti, costituisce un aspetto importante.

Infine, le rivolgo qualche domanda riferita al suo trascorso professionale. Cristina Savio ha lavorato, rivestendo anche ruoli di rilievo, in importanti case editrici come Rosenberg & Sellier, EDT/Lonely Planet e Vallardi. Le chiedo quanto il lavoro nel privato le sia stato utile nell’affrontare questo nuovo ruolo importante.

Si tratta di mondi abbastanza diversi – mi risponde – Il lavoro nel privato è molto orientato sugli obiettivi, nel pubblico invece, per evidenti motivi, contano anche molto le procedure e tutto il sistema di controlli incrociati.

La lettura e il rapporto con i libri – continua – costituiscono un valido corroborante per l’impegno e le energie richieste dal gestire la complessità delle politiche territoriali, e un valido supporto nell’affrontare nuove sfide.

Sfide che vengono condivise anche con i Presidenti delle altre Circoscrizioni: mi rivela, infatti, che i presidenti si riuniscono ogni settimana, condividendo le problematiche e i progetti territoriali, in un clima di reciproca collaborazione, anche se di appartenenza politica differente, contribuendo a sviluppare il processo d’intervento sinergico sulla città.

 

Loredana Pilati

loredanap@vicini.to.it

 

 

 

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