La questione è antica. Qual è la differenza tra arte e non? Un arguto umorista di qualche tempo fa sfidava i posteri a riconoscere nel celeberrimo orinatoio di Duchamp, ponendo il caso che fosse ritrovato tra le rovine future, il capolavoro considerato da alcuni storici dell’arte e teorici specializzati una delle maggiori opere d’arte del ventesimo secolo. Quindi, ancora una volta, tutto è relativo. Che ad alcuni writers siano stati messi a disposizione dei muri cittadini è cosa buona e giusta perchè è riconoscere che le forme artistiche evolvono e non si possono sempre fare paragoni con la Gioconda. Da questo ad apprezzare gli innumerevoli e mal riusciti tentativi che imbrattano la città per lungo e per traverso, ne corre. Comprendo che ognuno di noi senta il bisogno di esprimersi e si senta, in qualche modo, unico depositario di qualcosa da dire, ma il palcoscenico per esprimerlo non può andare a scapito del benessere altrui. Siccome a passare per certe vie la bruttezza del segno e l’insulsaggine del messaggio potrebbero provocare cattiva digestione o pensieri di cui pentirsi, propongo che le autorità preposte alle multe, rare sul territorio come il vombato dal naso peloso, ci paghino il Malox.
Giulia Torri
giuliat@vicini.to.it
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