Qualunque cosa sogni d’intraprendere, cominciala. L’audacia ha del genio, del potere, della magia. (Goethe)

 

Lavatrice o bottone?

Giovedi pomeriggio, 22 febbraio 2018, alla Cascina Roccafranca si è tenuto un dibattito sulla nuova legge elettorale e sulle modalità di voto e quindi volentieri pubblichiamo un commento di Piero Benusiglio.

Davanti a un pubblico numeroso (con un’età media, ahimè, piuttosto avanzata) gli interventi dei partecipanti (Gianpaolo Nardi, Giorgio Ferraris, Paolo Griseri, Piero Benusiglio, Giovanni Pagliero) hanno cercato di portare un po’ di chiarezza sul meccanismo della nuova legge, sul sistema di voto, sulla corretta compilazione delle schede, senza tralasciare un quadro storico e costituzionale, arrivando anche a parlare della psicologia dell’elettore bombardato dai messaggi più diversi.

Ma una domanda fondamentale ha aperto e chiuso il dibattito: per fare bene il bucato bisogna conoscere a fondo la meccanica e i collegamenti elettrici della nostra lavatrice o basta impostare il programma e spingere un bottone? In altre parole, per votare con consapevolezza dobbiamo addentrarci nei complessi tecnicismi della legge elettorale, con i collegi, le circoscrizioni, le liste bloccate, i quorum, ecc. o basta sapere come compilare la scheda senza sbagliare?

A ben vedere questo è il dilemma dei nostri giorni: in ogni campo la complessità aumenta e siamo portati a usare strumenti sofisticati che sfuggono alla nostra comprensione non solo nel funzionamento tecnico, ma spesso anche nelle conseguenze del loro utilizzo: per esempio, siamo consapevoli che, cercando su Google un negozio che venda cioccolatini per diabetici, forniamo senza volere importanti dati sulla salute nostra o di nostri cari, dati che verranno per un tempo indefinito processati, scambiati, o venduti?

Dal tema della legge elettorale si vede come si è arrivati a un quesito più generale e forse più importante: è oggi possibile per una persona che non sia uno specialista esercitare con consapevolezza il ruolo di cittadino, di consumatore, di lavoratore o dobbiamo rassegnarci ad essere travolti dalla complessità?

Piero Benusiglio

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