Certo che Torino non smette mai di sorprendermi. Già avevamo avuto modo di decantare i suoi primati: fu città dell’automobile e del cinema, da qualche inverno la più inquinata d’Italia e qualche altra allegra trovata come le case d’appuntamento coi robot.
Ma ora sono fiera di annunciare un altro ragguardevole record. E’ la città più rispettosamente cinofila dei dintorni. Chi è stato amante dei fuochi artificiali col botto, sa di che cosa parlo.
Da un paio di anni i pirotecnici fuochi , col botto appunto, sono stati per rispetto agli amici a quattro zampe, sostituiti da coreografici droni. Essi si libreranno silenziosamente lungo il Po, nella sera del Patrono, al posto delle scostumate e caciarone esplosioni precedenti, evitando così il rischio di infartuare la razza animale del circondario.
Un lieve sottofondo musicale accompagnerà le eleganti giravolte dei robottini, ma in sordina, sarà un San Giovanni light.
Ci fosse qualcuno che per inspiegabili ragioni sentimentali fosse rimasto affezionato ai fuochi e ai botti, o li giudicasse molto più divertenti del drone iper tecnologico, può sempre spingersi a frequentare matrimoni, sagre paesane, processioni religiose, in tutta la provincia e fuori; laddove cioè vengono ancora impunemente allestiti, forse perchè da quelle parti, la razza canina è meno sensibile ai rumori molesti.
Giulia Torri
giuliat@vicini.to.it
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